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© Muffin di kamut con pistacchi e mandorle... senza burro e lattosio



Quando ho voglia di dolci, dovendo colmare subito la mia golosità, mi vengono sempre in mente i muffins, dolcetti di preparazione facile e veloci. Così avendo ancora una bella scorta di pistacchi di Bronte e mandorle di Avola, mi sono messa all’opera per preparare qualcosa di gratificante. A dirla tutta avevo anche fretta di usare la mia nuova bilancia a caraffa, con funzioni molto utili in questa e altre preparazioni di precisione. Ebbene, posso dire missione compiuta, come si può vedere l'esperimento è riuscito alla perfezione, golosità appagata e soddisfatta.








Ingredienti
Per 8 muffin
125 g di farina di kamut bio (o di farina 00)
50 g di pistacchi di Bronte
30 g di mandorle di Avola
160 ml di latte di mandorla (o altro latte)
90 g di zucchero di canna bio
70 ml di olio di riso o olio e.v.o delicato
una punta di cucchiaino di vaniglia pura
scorza di limone bio grattugiata
2 uova bio
6 g di lievito per dolci
un pizzico di sale


Procedimento

Tuffate in acqua bollente (separatamente) i pistacchi e le mandorle e lasciateli dentro per 10 minuti. Spellate asciugate e tritate la frutta secca con un cucchiaio dello zucchero previsto. 

In una terrina setacciate la farina e il lievito, aggiungete lo zucchero di canna, le mandorle e i pistacchi tritati, il pizzico di sale e mescolate il tutto. In un altra terrina, sbattete leggermente le uova, aggiungete il latte e l’olio, versate il composto liquido nella ciotola del composto secco, aggiungete la scorza di limone grattugiata e mescolate con un cucchiaio di legno senza lavorare troppo. 

Riempite i classici stampi da muffin (con dentro i pirottini di carta o  in silicone) con il composto, fino a 1 cm dal bordo. Infornateli a forno statico a 160°C per 20/25 minuti circa (regolatevi con il vostro forno, non fateli asciugare troppo!).



© Muffin con zucca, mandorle e arancia candita



I miei dolcetti di Halloween sono dei deliziosi muffins di zucca. Vi consiglio di provarli a prescindere dalla ricorrenza. La farina di mandorle rende questi dolcetti particolarmente morbidi e con un sapore unico. L’arancia candita ben si abbina con la zucca e aromatizza gradevolmente il muffin, mentre i semi di zucca che giacevano in dispensa, hanno trovato un appropriato e giusto utilizzo.
“Dolcetto o scherzetto”?

© Torta di carote viola e mandorle



Questa deliziosa torta alle carote viola, è stata realizzata con l’okara, la polpa di mandorle rimasta dalla preparazione del latte di mandorle. Ottimo riciclo sia per preparazioni dolci che salate, lo consiglio anche come aggiunta nei pesti vari.  L’abbinamento dei due ingredienti ha contribuito a fare di questa torta un dolce speciale, tra l’altro questo bel colore viola intenso, la rende molto particolare.  Ho trovato un articolo interessante su queste gustose e coloratissime carote, vi invito a leggerlo, ci sono delle notizie utili per quanto riguarda gli effetti benefici di quest’ortaggio.






Per uno stampo di 22 cm
Ingredienti
195 g di carote viola (vanno bene anche le altre)
210 g okara di mandorle (o farina di mandorle)
160 g di zucchero di canna bio
100 ml di olio di riso
50 g di amido di mais (o fecola di patate)
50 g di farina di kamut
4 uova bio
1 cucchiaio di cointreau
qualche goccia di estratto di mandorla
una punta di cucchiaino di cannella
10 g di lievito per dolci
un pizzico di sale


Procedimento

Tagliare le due estremità e pelate le carote, grattugiatele finemente e mettetere da parte. Lavorare lo zucchero con un uovo alla volta fino a rendere il composto spumoso. Aggiungere l’olio, il cointreau, la cannella, l’estratto di mandorle e il pizzico di sale.

Versare l’okara di mandorle amalgamando bene senza lasciare grumi, aggiungere le farine e lievito setacciati, amalgamare all’impasto le carote mescolando delicatamente. Infornare a 180°C per 35/40 minuti circa con prova stecchino.


Nota

volendo potete sostituire l'okara con la farina di mandorle o con farina e mandorle al 50%.

Io l'ho voluta fare di proposito con effeto melange, ma se volete una torta tutta viola, basta amalgamare le carote subito dopo aver montato a spuma le uova.

Okara di mandorle





  




© Granita di mandorle siciliana (minnulata)


Come ho detto nel post precedente per fare la vera granita di mandorle catanese, bisogna partire dalla base e cioè, frullare mandorle e acqua utilizzando appunto delle mandorle siciliane di qualità, ottenendo così un latte di mandorla puro. La preparazione è facile e qui trovate la ricetta dove spiego come fare. La consistenza della nota granita siciliana deve essere morbidissima, quasi come un gelato,  è difficile poter dare la dose giusta dello zucchero, dipende molto dai gusti individuali, ma diminuirlo vuol dire ridurre questa caratteristica. L’aggiunta del glucosio è indispensabile per non farla cristallizzare e oltretutto ci evita di aumentare notevolmente la dose dello zucchero. Se invece volete preparare la granita con il panetto di mandorla, dovete sapere che sarà buona ma diversa dalla ricetta originale, la differenza sarà evidente, ad ogni modo vi do le dosi delle due preparazioni per poter scegliere quale fare.




Ingredienti
latte di mandorle fatto con 250 g di mandorle di Avola e 650 ml di acqua minerale naturale
120 g di zucchero
2 gocce di essenza di mandorle (per uso alimentare)
1 cucchiaino da tè di glucosio


Procedimento
Riscaldate il latte di mandorla facendo sciogliere bene lo zucchero e il glucosio.
Fate raffreddare in frigo per alcune ore.

Procedimento senza gelatiera: versate il composto in un contenitore di acciaio basso e dopo circa tre ore di freezer rompete i cristalli di ghiaccio che nel frattempo si sono formati e frullate con il frullatore a immersione, continuate ogni 30 minuti circa a intervalli regolari, fino ad arrivare alla giusta consistenza. La vera granita catanese “a minnulata” non deve avere cristalli di ghiaccio.

Procedimento con la gelatiera: Versate il composto nella gelatiera e azionate fino al completo congelamento.  Mettete in freezer per una maggiore consistenza.

Togliete la granita dal freezer qualche minuto prima di servirla, date un ulteriore mescolata per farle riacquistare morbidezza e gustatevela con la brioche col “tuppo”, come vuole la tradizione catanese.




Per la granita con il panetto di mandorla
1 panetto di pasta di mandorla da 250 g (meglio se è di mandorle di Avola)
750 ml di acqua naturale
60 g di zucchero
1 cucchiaino da tè di glucosio



Procedimento

Tagliate a pezzettini piccoli la pasta di mandorla, mettetela in una ciotola con circa la metà dell’acqua della dose prevista, fate ammorbidire e mescolate con un frustino facendo sciogliere bene i grumi. 

Versate nel bicchiere del frullatore e azionate fino al completo scioglimento della pasta di mandorle, aggiungete gradualmente anche la restante acqua. Versate il latte ottenuto in un pentolino e riscaldate facendo sciogliere bene lo zucchero e il glucosio. Fate raffreddare in frigo per alcune ore. Per la preparazione della granita procedere come sopra.

Buona preparazione!


© Latte di mandorla fatto in casa


Dopo aver fatto scorta di mandorle di Avola (come ho raccontato qui), la voglia di fare il latte di mandorla è aumentata sempre di più. L’idea era di fare la granita di mandorle, ma per fare una buona “minnulata” bisogna partire da mandorle pregiate. Le mandorle vanno spellate rigorosamente a freddo. A parte le ore di riposo, il procedimento è semplice e il risultato finale è straordinario, oltretutto fare le cose home-made è tutta un’altra cosa... diciamo pure che le mie brioches col tuppo non potevano aspettare. Intanto vi lascio questa ricetta e nel prossimo post ci sarà anche la granita di mandorle... nel frattempo io me la sono gustata... mamma mia che buonaaaaa!

Per la preparazione della granita:  Granita di mandole siciliana

Mandorle di Avola germinate (dopo 24h di ammollo)



Ingredienti
250 g di mandorle di Avola (con la pellicina e non tostate (*)
650 di acqua minerale naturale
2 mandorle amare o qualche goccia di olio di mandorle amare
qualche goccia di estratto di mandorle
un pizzico di sale integrale
zucchero q. b. (dipende dai vostri gusti)


Procedimento
Lavate le mandorle e mettetele a bagno in acqua fredda per almeno 5 ore (questa operazione serve per togliere la pellicina a freddo, in tal modo la mandorla conserva tutto il sapore e le proprietà nutrizionali).

Togliete la pellicina alle mandorle e dopo averle spellate, lavatele e lasciatele in frigo tutta la notte (meglio per 24h, le mandorle devono germinare) coperti di acqua fredda. Trascorso questo tempo mettete le mandorle (sgocciolate) nel frullatore con un pizzico di sale, aggiungete l’acqua prevista in tre volte continuando a frullare e aumentando la velocità fino ad avere un latte fluido. Lasciate riposare per tre ore attivando di tanto in tanto il frullatore (risulta più comodo mescolarlo).

Passate il latte mettendo una tela (di lino o di cotone) sopra il colino. Strizzate bene il telo con dentro le mandorle premendo con forza, otterrete così un delizioso latte di mandorla naturale e puro. Usatelo come bibita o per preparare dei dolci, ottimo per una sana colazione. Dolcificate a vostro gusto e conservate in frigo per qualche giorno (agitate bene prima dell'uso). Se invece volete fare la vera granita siciliana aspettate il mio prossimo post.

Note
(*) Non usate le mandorle già spellate perchè questa procedura va fatta con le mandorle integre a freddo.

La polpa delle mandorle (okara) si può riciclare in varie preparazioni nei prossimi post vi farò vedere come l’ho utilizzata.

Okara di mandorle



Buona preparazione!









© Spaghetti al pesto di melanzane e mandorle (ricetta siciliana)



Dopo il pesto rosso trapanese, ecco un altro pesto della tradizione siciliana. Questa estate la mia cucina sembra sia stata invasa dai vari pesti siciliani e non solo, adoro questi condimenti e in questo le pregiate mandorle di Avola danno un tocco in più di qualità, rendendo questo piatto ancora più gustoso. Il pesto di melanzane e mandorle si presta ai vari formati di pasta, dipende molto dai nostri gusti. Ottimo anche spalmato su crostini e bruschette.

© Biancomangiare alle mandorle... ricetta siciliana


Ci sono tante varianti del noto biancomangiare, quello alla mandorla che vi propongo oggi è di origine siracusano, un classico, antico e tradizionale. Di solito si abbina alla frutta fresca che può variare secondo i gusti e la stagione, ottimo anche con granella di pistacchi di Bronte. Un dessert adatto anche ai più piccini per gli ingredienti sani e leggeri. Come addensante la mia scelta è andata sull’agar-agar, per una consistenza morbida e delicata, appropriata per un dolce da sformare.


Ingredienti
125 g di pasta di mandorle in panetto
500 ml di acqua
25 g di fruttosio*
1 cucchiaino di miele ibleo (il mio di acacia)
g di agar agar**
1 stecca di cannella
la scorza di limone non trattato (solo la parte gialla)
essenza di mandorle amare

Per decorare
1 cestino di more o altra frutta di vostro gusto
cannella in polvere


Procedimento

Tagliate a pezzettini la pasta di mandorle e scioglietela con una forchetta in poca acqua tiepida fino ad aggiungerla tutta. Mescolate in una casseruola l’agar agar con lo zucchero, aggiungete un pò alla volta il latte di mandorla, la scorza di limone, la stecca di cannella e l’essenza di mandorle.

Fate cuocere per 3 minuti, togliete dal fuoco, eliminate la scorza di limone, la cannella e versate in uno stampo o in piccoli stampi precedentemente passati sotto l’acqua. Fate raffreddare in frigo per circa 3 ore o fino a completo rassodamento. Sformate in un piatto da portata, guarnite con le more o altra frutta fresca di vostro gusto e una spolverata di cannella.

Note
(*) con lo zucchero regolatevi secondo i vostri gusti.
(**) l’agar-agar può essere sostituita da 75 g di amido di mais (per una consistenza da sformare) cuocendo la crema fino a farla addensare. Per una crema morbida ne bastano 50 g.

Aggiornamento: per una consistenza ancora più morbida, l'agar-agar si può  diminuire a 2 g.





Pesto rosso siciliano alla trapanese (Agghiata trapanisa)

Pesto trapanese con pomodori freschi

Il pesto siciliano alla trapanese ha origini antichissime. Si racconta che nasce nel porto di Trapani, quando i marinai genovesi provenienti dall’Oriente, fecero conoscere agli isolani il loro pesto tradizionale fatto con aglio e noci (Agliata ligure). I marinai trapanesi riadattarono il pesto usando i prodotti tipici del loro territorio. Le varianti del pesto rosso, sono numerose, dipendono dalle regioni e dal gusto personale (meritano di essere provate). Anticamente questo pesto veniva preparato con pomodori, mandorle e ricotta salata. Io lo preparo sia con i pomodori freschi che secchi, strepitoso in tutte e due le versioni, ottimo anche sulle bruschette.


Pesto di fave



Dopo aver fatto vari tipi di pesto ( basilico rucola, zucchine, spinaci, asparagi, radicchio, finocchi, porro, friggitelli) ...questo mi mancava! Un pesto gustoso da abbinare ai vari formati di pasta secca o fresca. Una ricetta postata con qualche giorno di ritardo ma forse facciamo ancora in tempo a realizzarla, prima che le fave spariscano del tutto dai nostri mercati.

Per il pesto di fave
Ingredienti
180 g di fave fresche spellate
30 g di pinoli
30 g di mandorle
50 g di pecorino
4/5 foglie di menta
olio e.v.o. q.b
sale


Procedimento


Sgusciate e pelate le fave dalla pellicina, metteteli nel bicchiere del mixer. In una padella antiaderente tostate leggermente i pinoli e le mandorle, aggiungeteli insieme al resto degli ingredienti e frullate con il frullatore ad immersione fino a ridurre una crema.

Condite la pasta che preferite, aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura. Servite con una macinata di pepe fresco.

Pesto liberamente adattato da qui

Aggiornamento

Rifatto con le fave sbollentate e il risultato del pesto è nettamente migliore.


Biscotti con le mandorle



Questi biscotti di mandorla fatti con la ricetta di Barbara, sono tanto semplici quanto buoni, la velocità con cui si fanno vi permette di prepararli anche all’ultimo momento, quando si ha voglia di dolcetti, ma può essere anche un’idea divertente per prepararli insieme ai piccoli pasticcieri di casa. Sono deliziosi e perfetti in ogni istante della giornata. Grazie Barbara!


Biscotti con le mandorle
Ingredienti
Per 22 Biscotti
50 g di farina di mandorle
50 g di farina 00
100 g di zucchero di canna chiaro o semolato (il mio vanigliato home made)
1 uovo biologico
scorza grattugiata di mezzo arancia bio (facoltativa)
mandorle spellate
un pizzico di sale


Procedimento
Montate brevemente l’uovo con lo zucchero. Aggiungete un pizzico di sale e a piacere la scorza di arancia. Incorporate la farina mescolando con un cucchiaio di legno. Con un cucchiaino disponete dei mucchietti di composto ben distanziati tra loro (tendono ad allargarsi), su una teglia coperta di carta forno. Adagiate una mandorla sopra ogni biscotto. Infornate a 160°C per 12/15 minuti, a forno statico senza farli colorire. Lasciateli raffreddare del tutto prima di staccarli dalla carta forno. Si conservano in un barattolo di vetro o in una scatola di latta.




Pignolata con le mandorle alla siciliana



Questa ricetta è tipica della tradizione siciliana, sono una sorta di struffoli, si somigliano molto sia nella forma che nel sapore, l’unica differenza che è nettamente visibile, sono le mandorle al posto dei canditi e dei confettini. La preparazione è molto simile e come l’altra si gustano sia a carnevale che a Natale. Questa è una versione suggeritami da un’amica siciliana, che ringrazio tanto per avermela fatta conoscere.

Spaghetti al pesto di friggitelli © 1° versione


Pesto di friggitelli 1° versione

Dopo qualche giorno di pausa, rieccomi con un’altra ricetta... secondo voi cosa potevo fare con i friggitelli avanzati dalla ricetta precedente? Non tutti i friggitelli hanno la forma giusta per poterli farcire, così quelli di forma irregolari hanno avuto la meglio in questo gustoso pesto, esaltato dal giusto abbinamento degli spaghetti trafilati in oro, ma ugualmente gustoso con altri formati di pasta.

Plumcake alle mandorle


Come avrete notato preparo più piatti salati che dolci e quando lo faccio cerco di limitare il più possibile i grassi, prediligendo quelli vegetali, ecco perchè sono una fautrice dell’olio evo. Questo mi permette di gustare qualche delizia in più senza sensi di colpa visto che (con fatica) sto attenta alla linea. Oggi ho preparato questo plum cake con l’olio evo e vi assicuro che non ha il retrogusto dell’olio, inoltre la farina di mandorle lo rende davvero speciale, lo garantisce anche la mia cavia.






Ingredienti
200 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
200 g di zucchero
100 g di olio evo
150 ml di latte
3 uova
3 cucchiai di rhum
1 bustina di lievito
un pizzico di sale

Per decorare

20 g di lamelle di mandorle
granella di zucchero q.b.

Procedimento
In una terrina mettete lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta sbattendo con una frusta elettrica fino a rendere un composto spumoso, unite l’olio, il latte e il rhum, mescolate e versate prima la farina di mandorle e poi la farina 00 setacciata insieme al lievito, mescolate e versate in una teglia da plumcake unta e infarinata o con carta forno. Decorate con lamelle di mandorle e granella di zucchero. Infornate a forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti circa facendo la prova stecchino.




Farfalle al pesto di radicchio




Qualche tempo fa mi ero annotata il pesto di radicchio della mia amica Cinzia, era talmente invitante che mi sono messa subito a lavoro. Al momento della preparazione ho un pò rivoluzionato la ricetta, ho cominciato a mettere le mandorle al posto delle noci, ho tolto il pecorino, ho aggiunto la panna, insomma alla fine ci ritroviamo con due salse diverse, ma forse è meglio, così possiamo gustarci tutte e due le versioni.


Linguine al pesto di rucola con gamberi



Oggi delle linguine al pesto di rucola con gamberi, abbinamento da leccarsi i baffi!


Per il pesto

Ingredienti 
 
Per 4 persone

50 g di rucola
50 g Mandorle spellate
50 g di parmigiano
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
Olio extravergine d’oliva
Sale q.b.



Per la pasta
 
320 g di linguine
rucola q.b.
20 gamberi
olio evo
sale 

pepe


 

Procedimento
 
Fate il pesto mettendo tutti gli ingredienti nell’apposito bicchiere del frullatore a immersione, frullate fino ad ottenere un composto cremoso. Scottate i gamberi in acqua bollente per 1 o 2 minuti.
 

Lessate le linguine in acqua salata, scolatele ancora umide e mettetele in un piatto da portata, versate il pesto, pepate, unite i gamberi e la rucola tritata. Mescolate bene, impiattate e servite guarnendo con altra rucola spezzettata e pepe macinato fresco.






Penne con pesto di zucchine


Ancora zucchine... eh già, ne avevo un bel pò, quando ne ho in abbondanza di certo non mi faccio mancare questo buonissimo pesto. Le mie sono delle fresche zucchine romanesche, ma vanno bene anche delle zucchine chiare. Io ho utilizzato delle penne ma potete scegliere i formati di pasta che più vi piacciono.

Pesche al forno farcite



Le pesche al forno farcite sono un delizioso dessert perfetto per l'estate. La miscela di questi ingredienti crea un ripieno dolce e croccante che completa perfettamente la dolcezza succosa delle pesche. Una volta farcite, le pesche sono cotte al forno fino a quando non diventano morbide e il ripieno è dorato e croccante. Questo dessert è spesso servito caldo, magari con una pallina di gelato alla vaniglia o panna montata per aggiungere un tocco di freschezza.

Spaghetti al pesto di rucola


Il pesto di rucola con mandorle è un’ottima alternativa al tradizionale pesto alla genovese e può essere utilizzato in molte preparazioni, come condimento per la pasta, per insaporire le bruschette o per accompagnare i secondi piatti di pesce, carne o pollo. Il pesto di rucola con mandorle è una salsa verde dal sapore intenso e fresco. La sua base è costituita da foglie di rucola fresca, mandorle tostate, parmigiano grattugiato e olio extravergine di oliva.