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Torta di rose alla crema di pistacchio (vegana)



La Torta di Rose alla Crema di Pistacchio è una vera delizia. Questa torta si ispira alla tradizionale Torta di Rose, una specialità della Lombardia, ma viene rivisitata in una versione senza burro e uova, quindi ideale per chi cerca una variante più leggera, adatta anche a chi segue diete particolari. L'estetica della torta, con le sue "rose" di pasta, non solo la rende uno spettacolo per gli occhi, ma garantisce anche un'esperienza gustativa unica ad ogni morso. L'uso della crema di pistacchio aggiunge una nota distintiva e raffinata, creando un incontro armonioso tra la morbidezza dell'impasto e il sapore ricco del pistacchio. Perfetta per colazioni, merende o occasioni speciali.


Fettuccine con zucchine e gamberoni al pistacchio




Una variante goduriosa della classica pasta con zucchine e gamberi, l’aggiunta del pistacchio rafforza il sapore della già consolidata accoppiata che da sempre trionfa sulla nostra tavola. Le fettuccine (o fettucce) con zucchine e gamberoni al pistacchio sono un primo piatto elegante e raffinato, ideale per le occasioni speciali o per impressionare i vostri ospiti. Questo piatto combina la dolcezza dei gamberoni con il sapore fresco delle zucchine e il tocco distintivo del pistacchio. Il verde brillante del pistacchio unito al rosa dei gamberoni e al verde chiaro delle zucchine crea un piatto tanto bello da vedere quanto delizioso da gustare. Scopriamo insieme come preparare questa prelibatezza della cucina italiana moderna.

Torta di farro allo yogurt e pistacchi




Il farro, un antico grano ricco di nutrienti, dona a questa torta una texture unica e un sapore leggermente nocciolato. L'uso dello yogurt rende il dolce morbido e umido, ma i veri protagonisti di questo dolce sono i pistacchi di Bronte. Originari della regione siciliana di Bronte, questi pistacchi sono noti per il loro colore verde brillante e il sapore ricco e intenso, che li rende inconfondibile. Sparsi sulla superficie e incorporati nell'impasto, i pistacchi non solo aggiungono croccantezza e sapore, ma anche un bel contrasto cromatico. Servita spesso come merenda o al termine di un pasto, questa torta rappresenta un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, offrendo un assaggio autentico dell'Italia in ogni morso.

Cheesecake al pistacchio con agar agar


Ultimamente non sono molto presente, vado sempre un pò di fretta. La settimana scorsa ho preparato questa deliziosa cheesecake, con la pasta di pistacchio acquistata a Bronte e, visto il risultato, non potevo aspettare ancora per condividerla. Potrebbe essere una carinissima idea per S. Valentino. Per la base ho riciclato dei gusci di cannoli cotti al forno, ma potete usare i classici biscotti secchi o digestive


Brutti ma buoni al pistacchio



La ricetta classica provata un po’ di tempo fa, è stata presa dal libro “Frollini” di Maurizio Santin. Oggi ve la propongo rivisitata con i deliziosi pistacchi di Bronte, ma dopo l’esperienza scorsa ho voluto mettere un freno alla mia golosità, ho dimezzato la dose… Troppo “Buoni” e direi anche, per niente “Brutti”!


Spaghetti in salsa di zucca con gorgonzola e pistacchi



Un abbinamento pensato per temperare la dolcezza della zucca, motivo per il quale da alcune persone non viene apprezzata nel salato, il mio consorte rientra in questa categoria ed è per questo che cerco di equilibrare il sapore zuccherino... Ottimo risultato! E' venuto fuori un piatto bilanciato con gusto... e anche stavolta ho vinto la mia sfida!


Pesto di pistacchi di Bronte e pici fatti in casa


Anche quest’anno durante la breve vacanza in Sicilia, sono andata a Bronte (CT) ad acquistare i rinomati pistacchi dai coltivatori dell'azienda “Evergreen”. Ho chiesto consiglio al titolare su come fare il vero pesto di pistacchi, la risposta è semplice: pistacchi (rigorosamente con la pellicina) e un ottimo olio extravergine, null’altro, quindi niente formaggio e aglio. Ero curiosa di conoscere il risultato di tanta genuinità... Spettacolare! Mentre preparavo il pesto mi sono venuti in mente i “pici” (ricetta vista in rete e leggermente modificata)... L’abbinamento è stato un trionfo, un mix di cucina siciliana e toscana, direi un matrimonio più che perfetto!


Crostata con gelo di melone alla cannella (gelo di mellone o gelo di muluni)


Per il giorno del mio compleanno ho pensato bene di festeggiare con un dolce tipico della tradizione siciliana, in fondo un pò mi rappresenta... A Catania il “gelo di muluni” si usa aromatizzarlo con la cannella, ma equivalenti preparazioni si ottengono con infuso di gelsomino o succo e aroma di limone. A Palermo è usanza servire il “gelo di mellone” nel giorno di ferragosto per l’Assunzione della Beata Vergine Maria. Un’altra variante di decorazione può essere con gocce di cioccolato e pezzettini di zucca candita.

Coppette di crema di soia al doppio cioccolato... senza uova


Un dessert facile facile... che dire di questa crema, sarà che a me piacciono le cose semplici, ma questa mi è piaciuta molto... delicata, golosa e anche sprint visto la velocità con cui si fa. Ottima da gustare in compagnia nei momenti di relax o per finire in dolcezza una cena tra amici.


Rotolo di cioccolato e pistacchi senza cottura


 La ricetta di questo rotolo l’ho trovata da Marina, ho fatto alcune modifiche nell’impasto ed ho sostituito la nutella con una crema di pistacchi di Bronte pensata al momento. Un dolce che si prepara con pochissimo impegno e il risultato è stra-goloso, da provare anche nella versione con nutella... è perfetto in ogni occasione e a mio parere si può tranquillamente trasformare in un tronchetto di Natale, basta glassare e decorare a piacere la parte superiore, vedi in questa ricetta.



Ingredienti
300 g di biscotti secchi tipo Oswego di frolla all’olio)
40 g di zucchero ( 20 g di miele di acacia bio)
90 ml di latte latte di mandorla q.b
30 ml di olio E.V.O  2 cucchiai di olio di riso
30 g di cacao amaro
2 cucchiai di rum Cointreau


Crema di pistacchi
Ingredienti
80 g di pistacchi di Bronte
200 g di cioccolato bianco
200 g di di latte concentrato
1 cucchiaino raso da caffè di vaniglia pura
3 g di lecitina di soia


Procedimento
Per la crema di pistacchi: Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Intanto tritati i pistacchi con la pellicina e versateli nel bicchiere del frullatore a immersione. Aggiungete la lecitina e frullate aggiungendo mano mano il latte concentrato, quando il composto diventa cremoso versate il cioccolato bianco fuso, mescolate in modo omogeneo e tenete da parte.


Per il rotolo: tritate i biscotti finemente passandoli al mixer, azionate fino ad ottenere uno sfarinato, mettetelo poi in una ciotola, aggiungete il resto degli ingredienti e amalgamate il tutto versando il latte quanto basta per avere un impasto consistente. Fate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciate in frigo per mezz’ora, poi mettetelo tra due fogli di carta forno e stenderlo non molto sottile (circa un centimetro). Spalmare la base con la crema di pistacchi preparata precedentemente, arrotolate e avvolgete nella pellicola. Lasciare riposare in frigo per almeno 1 ora prima di tagliarlo a fette.

Nota 

Per la farcia si può utilizzare anche la nutella o altra crema di vostro gusto.






Dolcetti al doppio cioccolato, cornflakes e riso soffiato



Questi dolcetti li ho visti tempo fa da Barbara. Sono una sorta di rose del deserto glassate, con la differenza che questi non hanno cottura, si mettono al naturale nel cioccolato fuso. Il procedimento è molto più facile e veloce, sarà un vero divertimento prepararli insieme ai piccoli di casa ed è anche un modo sano per fargli gustare (e non solo a loro), un dolcetto goloso... prepariamone qualcuno in più da aggiungere alla lista delle delizie da regalare a Natale o per metterli nella calza della Befana. Tra parentesi le mie modifiche.





Ingredienti:
200 g di cioccolato fondente o al latte
200 g di cioccolato bianco
40/50 g di cornflakes (50 g)
40/50 g di riso soffiato (45 g)
30 g di granella di nocciole, mandorle o noci (30 g di mandorle e 30 g di pistacchi)

Procedimento
Tagliate a pezzetti i 2 tipi di cioccolato e dividili su due ciotole (non di plastica).
Appoggiatele su 2 pentole d'acqua calda, ma non in ebollizione e, mescolando, fai fondere a bagnomaria.

Unite metà dei cornflakes, del riso soffiato, della granella di mandorle e della granella di pistacchi

Mescolate bene i due composti, amalgamando perfettamente tutti gli ingredienti.
Coprite 2 vassoi con carta da forno.

Con le mani oppure un cucchiaio disponeteli, a mucchietti regolari, su uno il composto bianco, sull'altro quello marrone.

Metti i vassoi in un luogo fresco (magari non in frigorifero per evitare che la cioccolata diventi opaca) finché il cioccolato si sarà rassodato.

Stacca i dolcetti e, quelli che restano, conservali in luogo fresco.

Buona preparazione!


© Muffins di kamut con pistacchi e mandorle... senza burro e lattosio



Quando ho voglia di dolci, dovendo colmare subito la mia golosità, mi vengono sempre in mente i muffins, dolcetti di preparazione facile e veloci. Così avendo ancora una bella scorta di pistacchi di Bronte e mandorle di Avola, mi sono messa all’opera per preparare qualcosa di gratificante. A dirla tutta avevo anche fretta di usare la mia nuova bilancia a caraffa, con funzioni molto utili in questa e altre preparazioni di precisione. Ebbene, posso dire missione compiuta, come si può vedere l'esperimento è riuscito alla perfezione, golosità appagata e soddisfatta.








Ingredienti
Per 8 muffins
125 g di farina di kamut bio (o di farina 00)
50 g di pistacchi di Bronte
30 g di mandorle di Avola
160 ml di latte di mandorla (o altro latte)
90 g di zucchero di canna bio
70 ml di olio di riso o olio e.v.o delicato
una punta di cucchiaino di vaniglia pura
scorza di limone bio grattugiata
2 uova bio
6 g di lievito per dolci
un pizzico di sale


Procedimento

Tuffate in acqua bollente (separatamente) i pistacchi e le mandorle e lasciateli dentro per 10 minuti. Spellate asciugate e tritate la frutta secca con un cucchiaio dello zucchero previsto. In una terrina setacciate la farina e il lievito, aggiungete lo zucchero di canna, le mandorle e i pistacchi tritati, il pizzico di sale e mescolate il tutto. In un altra terrina, sbattete leggermente le uova, aggiungete il latte e l’olio, versate il composto liquido nella ciotola del composto secco, aggiungete la scorza di limone grattugiata e mescolate con un cucchiaio di legno senza lavorare troppo. 

Riempite i classici stampi da muffins (con dentro i pirottini di carta o  in silicone) con il composto, fino a 1 cm dal bordo. Infornateli a forno statico a 160°C per 20/25 minuti circa (regolatevi con il vostro forno, non fateli asciugare troppo!).



© Rame di Napoli (dolce della tradizione catanese)



Il rame di Napoli è un antichissimo dolce speziato, della tradizione catanese. E’ consuetudine prepararli nel periodo dei "morti" e regalarli ai bimbi come dono dei cari defunti. La consistenza è simile ad un muffin ed è inutile dire che la glassa di cioccolato lo fa amare tanto ai bimbi, ma anche gli adulti ne vanno ghiotti. Nelle varianti più moderne è stata introdotta una farcia di nutella, marmellata di arance o confettura di albicocca, io però ve la lascio nella versione classica, ma se volete osare in golosità, potete farcire questi dolcetti con la sac à poche.
Ringrazio mia cognata Grazia (catanese) per avermi donato la sua ricetta.

 Non si conosce con esattezza l'origine del nome tuttavia esistono varie ipotesi: la prima cita un famigerato pasticciere di Napoli come inventore di questa ricetta; un'altra ipotesi parla di un atto di vassallaggio della Sicilia nei confronti di Napoli durante l'epoca del Regno delle due Sicilie. L'ultima ipotesi, risalente sempre al Regno delle due Sicilie, sembra anche la più verosimile. Si afferma, infatti, che durante l'impero Borbonico, successivamente all'unificazione del Regno di Napoli con il regno di Sicilia, fu coniata una moneta contenente una lega di rame, in modo da sostituire la più ricca lega di oro e argento. Il popolo, con l'introduzione di tale moneta, pensò bene di creare un dolce che riproducesse tale moneta, inventando così la rama di Napoli. “Wikipedia”






Ingredienti
500 g di farina 00 bio
400 g di latte
220 g di zucchero di canna bio
120 g di cacao amaro
2 uova bio
30 g di di miele di acacia
2 cucchiai di marmellata di arance
1 bustina di lievito per dolci
una punta di cucchiaino di vaniglia pura
60 g di burro fuso
1/2 cucchiaino da caffè di cannella
7 chiodi di garofano tritate (o in polvere)
un pizzico di sale

Per la copertura
400 g di cioccolata fondente
pistacchi di Bronte spellate e tritati q.b

Procedimento
In una ciotola setacciate la farina, il cacao e il lievito, aggiungete lo zucchero, la cannella, la vaniglia, i chiodi di garofano e il sale. Aggiungete alla farina le uova leggermente sbattute, il miele e la marmellata. Versate a filo il latte mescolando con un cucchiaio fino ad avere un impasto cremoso. Quando è tutto bene amalgamato aggiungete il burro liquefatto. Formate i biscotti aiutandovi con due cucchiai e distanziandoli uno dall’altro nelle teglie rivestite con carte forno. Infornate a 180°C per 10 minuti circa. Sembreranno morbidi ma è così che devono essere, lasciateli raffreddare prima di staccarli dalla carta forno. Con questa dose ho ottenuto 26 biscotti dal diametro di 7/8 cm circa.

Per la copertura: sciogliete a bagnomaria o al microonde il cioccolato fondente e fate intiepidire. Ricoprite la superficie immergendo un dolcino alla volta nella cioccolata sciolta. Adagiate su una griglia e fate sgocciolare. Prima che il cioccolato si asciughi del tutto spolverate con il pistacchio tritato. 

 Buona preparazione!


Le mie rame di Napoli rifatti da:
Francesco "La cucina degli Angeli"
Paoletta "Cookry Addcted"



Linguine al pesto di zucchine e pistacchi di Bronte


Adoro questo tipo di salse, ed è per questo che nel mio ricettario la lista diventa sempre più lunga. Quello che vi propongo oggi è una versione che esalta alla grande i sapori, sarà perché i pistacchi sono di qualità, sarà anche che per me le zucchine romanesche sono in assoluto le migliori, il risultato di questo pesto è stato un vero successo. Ovviamente sarà ottimo anche con delle piccole zucchine chiare, ma se avete la possibilità di reperire i pistacchi di Bronte, e delle fresche zucchine romanesche, apprezzerete con gusto questo speciale connubio “Siculo/Romano” che mi rappresenta sia per la città di origine, che per quella in cui vivo.