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Pizza alle patate a lievitazione naturale



Ultimamente le mie pizze sono quasi sempre vegane, questa con le patate a julienne è la più gettonata, semplice, gustosa e leggera. Il metodo che utilizzo è sempre a lenta lievitazione, con maturazione in frigo, il risultato finale non ha eguali… E’ strepitosa! In questo periodo sto utilizzando il lievito madre, ma l'ho testata anche con un grammo di lievito di birra secco. La digeribilità è assicurata e una volta provata non si torna più indietro.

Pane integrale con lievito madre



Non ricordo più l’ultima volta che ho acquistato il pane… Impastare mi rilassa molto, oltretutto è un piacere gustare un buonissimo pane, sempre a lievitazione naturale e con maturazione in frigo. Quello che propongo oggi, ha lo stesso procedimento del pane di semola, con dosi leggermente superiori, per praticità trascrivo la ricetta. Il risultato è ottimo nonostante abbia usato solo farina integrale, ma il merito va al lievito molto attivo e alla farina di ottima qualità.

Focaccine di semola rimacinata con esubero di pasta madre



La mia pasta madre cominciava ad essere ingombrante in frigo, così l’ho suddivisa per la preparazione di pane e focacce… Ed ecco pronte le mie focaccine per una cena veloce e leggera. Per farcirle o utilizzato del radicchio bianco,  un cuore di scarola, carote grattugiate e del formaggio fresco (per i vegani questo), ma va bene tutto quello che vi suggerisce la fantasia, persino una golosa crema di cioccolato. A noi sono piaciute tantissimo e quindi vi lascio la ricetta!

Pane di semola di grano duro con lievito madre



Adesso che ho ripreso a panificare, non mi ferma più nessuno… Impastare è davvero rilassante e che bella soddisfazione il risultato! Dopo il pane semintegrale della volta scorsa, oggi l’attenzione va su questo pane di semola, a me ricorda un pò il pane siciliano, buono, fragrante e profumato, magari la prossima volta mi cimenterò con la classica forma del pane catanese, il “cucciddato” (ciambella).


Pancarrè (bauletto) con lievito madre



In attesa del nuovo anno, vi lascio questo pancarrè da gustare a colazione con un velo di marmellata o come spuntino per delle sfiziose tartine. Adatto anche per l’antipasto di fine d’anno o semplicemente da consumare nei pasti veloci con il companatico.


Pane semintegrale con lievito madre a lenta lievitazione


Buono nelle zuppe o bruschettato con un filo di buon olio, buono anche con un velo di marmellata…  Queste sono alcune delle buone ragioni per le quali ho ricominciato a panificare. Quello di oggi è un pane semplice a lenta maturazione, lo preferisco perchè più leggero e per giunta anche più pratico, ”impasti, metti in frigo e inforni il giorno dopo”. Per formarlo ho seguito i passaggi fotografici di Barbara, mi aveva tanto incuriosito il suo bel pane… Ottimo risultato sia nella forma che nel sapore.


Schiacciata all’uva fragola



 Pizza e focaccia sono le cose che amo di più tra i lievitati, quelle più gettonate sono con le verdure di stagione, ma anche la versione dolce con la frutta è una bella scoperta, Non molto tempo fa avevo postato una morbida e deliziosa focaccia con le prugne, ma la schiacciata di oggi con l’uva fragola è tutt’altra storia... Favolosa!


Pizzette vegane con melanzane e peperoni



Dopo una lunga pausa iniziata con una breve vacanza in Sicilia, si fatica un pò a ricominciare, voglio così sbloccare questo meritato riposo con una proposta alquanto sfiziosa... pizzette alle melanzane e peperoni. Spesso cambio le farine, ma l’impasto resta sempre a lunga maturazione e con pochissimo lievito. Leggero anche il condimento con le verdure senza mozzarella... Lo trovo perfetto anche per la classica pizza.


Pizza semi integrale alla parmigiana



Uno dei condimenti della pizza che più amo gustarmi, sarà che mi piace la parmigiana, ma questo abbinamento lo trovo favoloso! Le melanzane sono grigliate e l'impasto è a lunga maturazione, ma a che serve descriverla...?! Se non l'avete ancora provata, prendete nota e organizzatevi in tempo.


Buchteln... Cucinare nelle Dolomiti (Danubio dolce)


I Buchteln sono dei soffici dolcetti a base di pasta lievitata, una sorta di brioches originarie della Boemia. La ricetta che propongo è stata presa da un libro acquistato in Trentino “Cucinare nelle dolomiti”. Avevo già sperimentato con successo altre preparazioni, quindi non ho esitato a cimentarmi... ottimo risultato e con una preparazione per niente elaborata... sapevo già di andare sul sicuro! 



La ricetta prevede la confettura di albicocche, i buchteln tradizionali (in Baviera chiamati Rohrnudeln) sono farciti con powidl (composta di prugne tedesca), i miei li ho riempiti con la confettura di mele cotogne home-made, ma a vostro gusto potete variare la farcia.



(Dal libro "Cucinare nelle Dolomiti")

Ingredienti
Per 12 buchteln (a me ne sono venuti 16 di misura più piccola)
20-25 g di lievito di birra fresco (per me 3,5 g lievito di birra secco disidratato)
40 di zucchero di canna sottile 
120-140 ml di latte
40 g di burro fuso
2 uova biologiche
400 g di farina (per me 200 g di farina 00 + 200 g di manitoba)
1 bustina di zucchero vanigliato (per me vaniglia di bourbon)
1 presa di scorza di arancia grattugiata
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di rum (per me liquore cointreau)
confettura di albicocche (per me Confettura di mele cotogne )
burro fuso per spennellare
zucchero a velo per spolverare


Procedimento

Per la biga o preimpasto: mescolate in una ciotola il lievito con lo zucchero e il latte tiepido. Coprite con pellicola la soluzione fermentante e fate riposare al caldo (max 35°C (io l’ho messa nel forno spento con la lucina accesa e un pentolino di acqua bollente) per 20-30 minuti.

Sciogliete il burro, aggiungete le uova, la vaniglia, la scorza di arancia e il liquore, unite la biga, la farina setacciata e lavorare bene tutto con la planetaria o a mano.

Impastate la massa fino a che non si formano delle bolle (io ho fatto anche delle pieghe del secondo tipo), coprite e fate riposare nuovamente fino al raddoppio.

Stendete la pasta (sul tavolo di lavoro infarinato) a 1 cm di spessore e tagliate con una formina rotonda di 6 cm. Riempite ogni  dischetto di pasta con un po' di confettura e richiudete bene la pallina. Immergete i buchteln nel burro liquido (io li ho spennellati) e disporli, con la chiusura rivolta in basso, gli uni accanto agli altri in una pirofila imburrata.

Fateli poi riposare coperti in un luogo caldo (io nel forno spento con lucina accesa e un pentolino di acqua bollente), per 15 minuti o fino a vederli gonfiare un pò (come foto, prima della cottura).

Infornate a 180°C per 30 minuti. Finita la cottura, fate raffreddare i buchteln tenendoli ancora nella pirofila, rovesciarli quindi su una superficie di lavoro, scomporli e servirli ancora caldi con una spolverata di zucchero a velo.


Nota
Meglio consumare i buchteln lo stesso giorno, se avanzano si possono congelare in sacchetti per alimenti.




Suggerimenti e consigli
Appena sfornati possono essere anche immersi in salsa calda di arance (preparata bollendo velocemente succo di arancia e zucchero) oppure serviti con salsa alla vaniglia e gelato alla cannella.






Quando un lievito di bene ti è entrato in un solco dell’animo, 
tutte le altre parti ti si sollevano insieme.
 “Ugo Bernasconi”





© Torta di mele di kamut con pasta di mandorle... senza burro e olio

 

Ho ancora in dispensa dei panetti di pasta di mandorla da utilizzare... l’idea era di trovare un impiego diverso dalla classica bevanda di mandorla... Farina di kamut, mele e mandorle mi hanno dato la giusta ispirazione, tre ingredienti che conferiscono a questa deliziosa torta di mele, una consistenza morbida e soffice, evitando così l’introduzione del burro, dell’olio e del latte. 





Ingredienti
250 g di pasta di mandorle di Avola (1 panetto)
40 g di zucchero di canna bio + un cucchiaio per la superficie
100 g di farina di kamut (oppure 110 g di farina 00)
3 uova bio
3 mele
1 limone
1/2 bustina di lievito per dolci
la punta di un cucchiaino di vaniglia bourbon (oppure scorza di arancia o limone)
una presa di sale

Procedimento
Lavate, sbucciate e tagliate a pezzettini due mele, la terza mela va affettata per decorare la superficie. Irrorate con il succo di limone le mele e tenete da parte.Tagliate a pezzettini la pasta di mandorle e tritatela poi sottilmente nel mixer. In una boule di acciaio, montate a lungo le uova con lo zucchero e la pasta di mandorle, unite il sale e la vaniglia. Aggiungete la farina e il lievito setacciati, amalgamate bene il tutto. Unite al composto le due mele a pezzettini, mescolate e versate in uno stampo (23 cm) prima oliato e poi infarinato (per la base ho tagliato un foglio di carta forno di forma circolare, volendo però potete utilizzare la carta forno su tutto lo stampo, bagnata e strizzata). Decorate con la terza mela tagliata a fette, spolverate con lo zucchero e infornate a 180°C per 60 minuti, gli ultimi 15 minuti coprite la torta con un foglio di stagnola per evitare che scurisca troppo.




Buona preparazione!




Angelica dolce delle sorelle Simili


Era un po’ che avevo in programma l’angelica... finalmente eccola!
Mi aspettavo una lavorazione complicata e invece è facile e anche abbastanza veloce, soprattutto non mi aspettavo fosse così buona! L’impasto si può lavorare sia a mano che con la planetaria, il risultato è comunque un successo, con la garanzia delle sorelle Simili. Io ho usato  burro e latte di soia (senza lattosio) per gustarmela senza sensi di colpa. La consistenza è quella di una sofficissima brioche con sopra una deliziosa crosticina.





(Dal libro “Pane e roba dolce”)

Ingredienti
Pasta per la brioche
Lievitino
135 g di farina di forza (manitoba)
13 g di lievito di birra (il mio secco naturale attivo 3 g)
75 g di acqua tiepida
1 cucchiaino di malto d’orzo (mia aggiunta)

Amalgamare tutti gli ingredienti e lasciate lievitare per 30 minuti.
(Se usate il lievito secco naturale: sciogliete il lievito nell’acqua tiepida con 1 cucchiaino di malto o zucchero di canna).

Impasto
400 g di farina di forza (manitoba)
75 g di zucchero (per me di canna sottile bio)
120 g di latte tiepido (per me di soia bio)
3 tuorli d’uovo bio
1 cucchiaino di sale
120 g di burro (per me di soia bio)

Per la farcia

75 g di uva sultanina
75 g di scorza di arancia candita (per me arancia e cedro)
50 g di burro (per me di soia bio)

Per la glassa velante
4 cucchiai di zucchero a velo
1 albume


Procedimento


Mettete in una ciotola la farina setacciata facendo la fontana, versate al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero, il sale e amalgamate con un pò di farina, unite il burro e battete fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola. Rovesciate sul piano di lavoro, unite il lievitino e battete finchè i due impasti non saranno amalgamati. Rimettete nella ciotola e fate lievitare per 1ora o finchè sarà raddoppiata.

Rovesciate sul piano di lavoro infarinato e stendere l’impasto a rettangolo di 2-3 mm di spessore, senza lavorarlo. Spennellate con il burro fuso, cospargete l’uva sultanina, precedentemente ammollata e asciugata, distribuite anche la scorza di arancia candita e tritata. 

Arrotolate il lato più lungo. Tagliate questo rotolo a metà per il lungo con un coltello affilato e sottile, infarinandolo ogni tanto. Separate delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formate una treccia facendo in modo che il lato tagliato rimanga il più possibile all’esterno. Mettete in una teglia e chiudete a ciambella.
Spennellate con il burro fuso e fate lievitare per 30-40 minuti coperta a campana (deve quasi raddoppiare). Infornate a 200°C per 20-25 minuti.

Nel frattempo diluite 4 cucchiai di zucchero a velo con l’albume fino ad avere una glassa semidensa.  Una volta sfornata, spennellate con la glassa e fate asciugare in forno per 30 secondi.

Buona Preparazione!


Girelle di pizza con broccolo romano



Le girelle di pizza con broccolo romano, sono una sorta di tortine salate preparate con la pasta per pizza, il ripieno può variare, ognuno può sbizzarrire la  propria fantasia con le varie verdure di stagione... potete trovare altre due preparazioni simili (qui e qui), con condimenti altrettanto gustosi. Pratici e appetitosi finger food da servire nei buffet ma anche per fare dei pasti fugali e meno formali... insomma ogni occasione è buona per apprezzare queste piccole sfiziosità.



Ingredienti
700 g di pasta per pizza
500 g di broccolo romano (al netto)
4 acciughe
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di acqua
150 g di caciocavallo fresco
olio e.v.o
sale
pepe


Procedimento

Lessate le cimette di broccolo in acqua bollente salata, scolatele al dente. In una larga padella antiaderenti, mettete l’olio e l’aglio, fatelo dorare, eliminatelo. Mettete adesso le acciughe dissalate,  lavate, asciugate e tritate, fatele sfaldare sul fuoco con un pezzetto di peperoncino, versate il broccolo e mentre mescolate sminuzzatelo con un mestolo schiacciapatate, fate insaporire bene.

Prendete la pasta da pizza, allargatela a rettangolo sulla tavola infarinata con semola di grano duro, distribuite le cimette di broccolo, il caciocavallo tagliato a dadini e una spolverata di pepe macinato al momento, arrotolate la pizza delicatamente dal lato più lungo. Tagliate il rotolo a fette di 3 cm circa e adagiatele sulla placca ricoperta di carta forno e fate riposare per 30 minuti nel forno spento. Infornate a forno preriscaldato a 200°C per 15 minuti circa nella tacca centrale del forno.

Buona preparazione!


Cake salato di farro con pomodori secchi, olive e capperi



Mi piacciono molto i cakes salati, sia prepararli che gustarli. Tempo fa sono capitata qui per caso ed è stato amore a prima vista, mi piaceva la consistenza ariosa, simile a quella del pane. Ho rifatto questo cake alla mia maniera, mettendo ingredienti di mio gusto, ho alleggerito un pò i grassi, dimezzando la quantità del formaggio e sostituendo il latte con il vino... Il risultato? Che ve lo dico a fare... da rifare presto! Perfetto anche per la colazione di Pasqua per accompagnare salumi e formaggi, ma anche per il pic-nic della pasquetta!



Ingredienti
180 g di farina di farro bianca (bio) macinata a pietra
3 uova bio
100 ml di olio e.v.o
100 ml di vino bianco
50 g di parmigiano
50 g di pecorino romano
30 g di pomodori secchi al naturale
1 cucchiaio di capperi
25 g di gherigli di noci spezzettati
25 g di pinoli
15 olive verdi snocciolate
1 cucchiaio di erbe aromatiche fresche tritati (io ho messo timo e rosmarino)
1 cucchiaino da caffè di senape in polvere
10 g di lievito in polvere per dolci e salati senza glutine (oppure solo per salati)
un pizzico di sale (facoltativo)
pepe (facoltativo)


Procedimento

Per prima cosa mettete a bagno i pomodori secchi per circa 2 ore. Accendete il forno a 180°C. In una ciotola setacciate la farina e il lievito. Sciogliete la senape in un pò di vino preso dal totale. In un altro recipiente sbattete le uova, aggiungete la senape sciolta nel vino, il resto del vino e l’olio. Regolate di pepe e sale (io non li ho messi, il pecorino è saporito di suo!) Versate il composto liquido nella farina, amalgamate bene il tutto, sempre mescolando aggiungete i formaggi grattugiati, le erbe fresche (quelle che avevo nel mio terrazzo), i pomodori secchi sgocciolati e tritati, la frutta secca, le olive snocciolate e tagliate e i capperi. Versate il composto in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno (oppure oliato e infarinato). Infornati per circa 45-50 minuti con prova stecchino. Lasciate intiepidire nello stampo e quindi sfornatelo. Ottimo sia tiepido che freddo. Il composto può anche essere versato in stampi da muffins e servito in monoporzioni.

Buona preparazione!


Pizza con la scarola in bella vista



Una gustosa pizza della tradizione napoletana. Normalmente la sua forma è schiacciata ma oggi ve la voglio proporre con un aspetto inconsueto che la rende ancora più speciale. L’impasto per pizza e focacce è quello a lunga lievitazione, per comodità riporto la ricetta anche in questo post, ma passiamo subito alla preparazione!






Ingredienti
400 g di farina 0
250 g (circa) di acqua tiepida
1 cucchiaino di malto di riso, o malto d’orzo o zucchero di canna
1 cucchiaino di olio e.v.o
1 cucchiaino di sale
1 g di lievito di birra secco disidratato (1 cucchiaino) se l’impasto viene lasciato maturare in frigo 24h, altrimenti se la realizzate in giornata aumentate il lievito a 3 g
olio e.v.o per spennellare

Per il ripieno
2 piante di scarola
1 spicchio di aglio
4 alici dissalate
25 g di pinoli
25 g di uvetta
25 g di capperi
15 olive taggiasche (o di Gaeta)
olio e.v.o
peperoncino q.b


Procedimento

In una ciotola versate le farine setacciate, lo zucchero o il malto sciolto in un pò di acqua tiepida (presa dal totale), il lievito, aggiungete l’olio e l’acqua a filo, impastate e dopo aver amalgamato bene, aggiungete il sale, lavorate l’impasto fino a ottenere una palla liscia, mettetelo in una ciotola coperta con pellicola trasparente. Dopo un’ora di lievitazione a temperatura ambiente, fate maturare l’impasto nella parte meno fredda del frigo per di 18-24h (fino a 48h) Riprendete l’impasto fate due giri di pieghe del tipo 1 e fate riposare per un’oretta. Dividete l’impasto in due pagnottelle, coprite con un panno umido e lasciate lievitare lontano da correnti d’aria fino al raddoppio.

Se fate la versione veloce fate lievitare l’impasto nel forno spento con la lucina accesa e un pentolino di acqua bollente, lasciatelo lievitare fino al raddoppio.

Intanto pulite dalle foglie dure la scarola, lavatela e tagliatela a pezzi, sbollentatela per pochi minuti in acqua bollente salata. In un tegame antiaderente largo e basso, fate dorate nell’olio l’aglio, eliminatelo, versate le alici spezzettate e quando si sono sfaldate, aggiungete la scarola sgocciolata, i pinoli, le olive tagliate a pezzetti, l’uvetta ammollata precedentemente, i capperi e un pezzetto di peperoncino. Fate stufare bene fino a fare prosciugare tutto il liquido.

Prendete i due impasti, allargateli con le mani e tirateli in forma circolare, mettete il primo impasto come base in una teglia oliata, la mia con fondo removibile, sollevate i bordi, versate e livellate la scarola stufata, coprite con l’altra metà di impasto e sigillate bene il bordo. A questo punto, io mi sono divertita a decorarla con il manico ad anello di una rotella, poi l’ho bucherellata con uno spiedino e spennellata di olio. Infornate a 180° per 30 minuti circa o fino a doratura.

Nota

1 g di lievito va bene anche per 500 g di farina.






Bomboloni con crema pasticcera



Nonostante non ami friggere, non potevo sottrarmi dal fare i favolosi bomboloni alla crema di Paoletta. A proposito di fritto, devo dire che questo è così asciutto che ho fatto fatica a fare aderire lo zucchero in superficie, oltretutto in cucina non ci sono stati ne schizzi e ne odori, anzi tutt’altro, in casa c’era un profumo buonissimo. Ho eseguito la sua ricetta e i suoi consigli alla lettera (tranne alcune preferenze) ed il risultato è semplicemente perfetto... mentre la ricetta della crema pasticcera è di Luca Montersino, questa però l’ho leggermente modificata, più che altro l’ho appena alleggerita di uova e zucchero.





Pizza ripiena di carciofi e radicchio



Spesso alterno la classica pizza, con queste torte salate, variando il ripieno, ma prediligendo le verdure. Di solito programmo la preparazione di questi impasti il giorno prima, facendo maturare l’impasto per 24h, con solo 1g di lievito, ottenendo così leggerezza e digeribilità. Quello di oggi è un abbinamento di verdure che mi piace molto e che ho avuto modo di fare in due diverse preparazioni (qui e qui).  Con lo stesso impasto e ripieno si possono preparare anche dei calzoni al forno come questi.



Per la pasta
Ingredienti
400 g di farina 0
240/250 g (circa) di acqua tiepida
1 cucchiaino di malto di riso o malto d'orzo o zucchero di canna
1 cucchiaino di olio e.v.o
1 cucchiaino da caffè di sale
1 g di lievito secco disidratato (io ho lasciato maturare l’impasto in frigo 24h, se invece la preparate in giornata aumentate il lievito a 3 g)


Per il ripieno
Ingredienti
3 carciofi grandi (i miei romaneschi)
1 cespo di radicchio lungo
1 limone
1 scalogno
1 spicchio di aglio
5 gherigli di noci
150 g di caciocavallo o scamorza
olio e.v.o
sale
pepe

Procedimento
In una ciotola versate la farina setacciata, lo zucchero o il malto sciolto in un pò di acqua tiepida, aggiungete il lievito, l’olio e l’acqua a filo, impastate e dopo aver amalgamato bene, aggiungete il sale, lavorate l’impasto fino a ottenere una palla liscia. Mettete in una ciotola coperta con pellicola trasparente e dopo un’ora di lievitazione a temperatura ambiente, fate maturare l’impasto nella parte meno fredda del frigo per di 18-24h.

Riprendete l’impasto fate due giri di pieghe del tipo 1 e fate riposare per un’oretta. Dividete l’impasto in due pagnottelle, coprite con un panno umido e lasciate lievitare lontano da correnti d’aria fino al raddoppio.

Se fate la versione più veloce fate lievitare l’impasto nel forno spento con la lucina accesa e un pentolino di acqua bollente, lasciatelo lievitare fino al raddoppio.

Intanto pulite dalle foglie dure i carciofi, tagliateli a fettine e mano mano che li tagliati metteteli a bagno in acqua e limone. Lavate e tagliate a listarelli il radicchio. Fate stufare i carciofi con l’olio e l’aglio, in una padella antiaderente, a cottura ultimata eliminate l’aglio. In un’altra padella antiaderente fate appassire lo scalogno affettato sottilmente unite il radicchio tagliato a listarelli, fate stufare, una volta cotte unite le due verdure, regolate di sale e pepe, aggiungete le noci spezzettate, fate insaporire il tutto e lasciate raffreddare.

Prendete i due impasti, allargateli con le mani e tirateli in forma circolare, mettete il primo impasto come base in una teglia unta (27/28 cm) sollevate i bordi. Versate e livellate le verdure, distribuite il formaggio tagliato a fette e coprite con l’altra metà di impasto. Sigillate bene il bordo (volendo potete decorare la superficie imprimendo leggermente uno stampino a  piacere), punzecchiate con uno spiedino e spennellate di olio. Infornate a 180°C nella tacca centrale del forno per 30 minuti circa o fino a doratura.

Buona preparazione!


Pane senza impasto... No-Knead



Buon anno a tutti... Voglio cominciare il nuovo anno proponendovi questo stupendo pane senza impasto, l’ho visto un pò di tempo fa da lei che a sua volta l’ha visto da lei. Il risultato è sorprendente, praticamente si fa da solo, senza nessuna fatica. Ho già fatto preparazioni simili (con ottimi risultati) per la pizza e per la brioche, ma non avevo ancora provato con il pane... Già, mi stavo perdendo questa meraviglia! Vi dico le mie piccolissime variazioni: ho sostituito il lievito di birra fresco con quello secco (lo preferisco), ho diminuito il sale (per i miei gusti 10 g sono eccessivi), ho riposto l’impasto nello scomparto meno freddo del frigo notando che, oltre alla sua naturale maturazione, nelle prime ore è cresciuto notevolmente. Sono più che soddisfatta della riuscita, oltretutto a me sembra un pane digeribilissimo e senza retrogusto di lievito. Vi invito a provarlo, non vi deluderà!


Brioche senza impasto in 5 minuti

 
Questa ricetta mi ha sempre un pò incuriosita, la prima volta che l’ho vista è stata da lei, poi la ricetta è passata per i vari blog. Poco tempo fa l’ho rivista da Francesco e la sua mi aveva sollecitata parecchio. Qualche giorno dopo l’ha riproposta anche lei, insomma non potevo più esimermi dal farlo e pensare che l’impasto si prepara davvero in cinque minuti, chissà perchè ho aspettato tanto. Buonissima, leggera e sofficissima, forse ci vorrebbe un pò più di zucchero, ma se gustata a colazione con la marmellata va benissimo così, altrimenti vi consiglio di aumentare la dose.