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Panini morbidi con metodo Yudane

 


La ricetta di questi panini giapponesi con metodo Yudane, l’ho vista per la prima volta da Nicoletta, io l’ho riadattata al lievito madre, facendone anche una versione vegana. Dopo aver utilizzato il metodo tang zhong, per molto tempo, mi ha molto incuriosito questa tecnica giapponese, oltretutto io amo tantissimo la cultura di questo popolo, ma questa è un'altra storia. 


Tigelle o crescentine modenesi (a lievitazione naturale)



Le crescentine dette anche “tigelle”, nome del disco di terracotta in cui venivano cotte anticamente: si metteva un dischetto di pasta in mezzo a due foglie di castagno e poi messe tra due tigelle, così impilati si adagiavano  sulla brace dei camini. Le tigelle sono delle sfiziose focaccine croccanti fuori e morbidi dentro, con un sottilissimo strato di mollica, caratteristica che rende le tigelle ancora più leggere. La farcia tradizionale è la “cunza”, cioè un trito di lardo di maiale, aglio e rosmarino, ma si gustano anche con salumi, formaggi freschi spalmabili, salse varie, verdure, pomodori, rucola e quello che più ci aggrada. Ottime anche in versione dolce con creme, confetture e marmellate. Io vi dò le due versioni di lievito madre (solido e liquido) ma anche la dose del lievito di birra.



Baguette (ricetta di Gabriele Bonci e Piergiorgio Giorilli)



Qualche tempo fa, ho ricevuto in regalo, lo stampo di ceramica per la cottura delle Baguette (ricettario compreso), ma non ero rimasta un granché soddisfatta della ricetta, quindi in attesa di trovare quella giusta, l'avevo messo da parte. Quale ricetta poteva essere giusta, se non quella eseguita da due maestri panificatori: Gabriele Bonci e Piergiorgio Giorilli. Ho dovuto ridurre le dosi calcolando un quinto della ricetta, ottenendo così 4 baguette della misura del mio stampo; per l'intera dose, vedere (Qui) la ricetta originale. E’ inutile dirvi che è stato un tentativo riuscitissimo.


Casatiello vegetariano con pesto e lievitazione naturale



Il casatiello in versione vegetariana, un’alternativa al classico napoletano. Questo con il pesto nell’impasto, è una mia rivisitazione. La farcia di pomodori secchi, olive e feta, la trovo molto gustosa, inoltre la lievitazione naturale lo rende ancora più leggero e soffice. Io l’ho realizzato in giornata, ma volendo si può preparare l’impasto la sera prima e porre in frigorifero (nello scomparto meno freddo), per tutta la notte. Se si vuole una versione vegana, basta omettere i formaggi e le uova della decorazione e il gioco è fatto. Sono un pò in ritardo con i tempi, ma il casatiello è un ciambellone salato, buono tutto l’anno, quindi ogni occasione è giusta per gustarlo.


Pane semintegrale in autolisi con lievito madre



Ultimamente dopo una lunga pausa, ho ripreso a panificare, vedendo in rete tanti bravi panificatori, la voglia di preparare il pane in casa, si è risvegliata, ed eccomi qui con un buonissimo pane semintegrale, con il metodo di cottura frigo/forno. I tempi sono un pò lunghi, ma alla fine il risultato ripaga con molta soddisfazione. Riproverò anche con altre farine, intanto cimentatevi in questa preparazione.


Pane Challah con lievito madre



La Callah è un pane della cultura ebraica, leggermente dolce e con una consistenza simile al pan brioche. La credenza religiosa, non vuole burro, né latte e derivati. E’ tradizione prepararlo il venerdì per essere gustato il giorno dopo, per venerare lo Shabbat, la festa del riposo del sabato. Una curiosità sul significato che ha la treccia che avvolge questo particolare pane: la treccia a 3 capi rappresenta la pace e la giustizia; quella a 4 capi rappresenta l’amore, mentre i semi di papavero e di sesamo sulla superficie del pane, rievocano i fiocchi di manna che la divinità fece cadere dal cielo. Adoro le ricette antiche della tradizione e tutte le credenze popolari che le ruotano attorno.


Brioches allo yogurt con sciroppo d’acero


Ultimamente mi sto viziando con le varie brioches, senza uova, burro e zucchero, quest’ultimo preferisco sostituirlo con lo sciroppo d’acero, che oltre ad essere più sano, conferisce un delicatissimo aroma. Così la mia colazione si trasforma in una vera e propria coccola e senza tanti sensi di colpa. Normalmente le varie brioches le faccio vuote perché mi piace farcirle al momento, con le varie confetture o marmellate (rigorosamente senza zucchero), oltre a ciò non disdegno il salato, che in questa ricetta poco dolce, ci sta benissimo. In conclusione, potete sbizzarrirvi con farcia dolce o salata e forme a vostro piacere. Io non le spolvero con lo zucchero a velo, ma se viene gradito ci sta bene (vedere foto).


Girelle con uvetta e sciroppo d’acero (con lievito madre)

 

Ultimamente mi diverto molto a preparare le brioches fatte in casa, rigorosamente  senza zucchero né burro e uova, come in questa ricetta di girelle con uvetta. Le trovo deliziose per una sana colazione o merenda. Il lievito madre le rende davvero speciali, ma si possono fare anche con il lievito di birra, quindi regolatevi secondo le vostre esigenze.


Danubio dolce (buchteln) con sciroppo d'acero e lievito madre



Le buchteln, conosciute anche come Danubio dolce, sono soffici dolci austriaci preparati con pasta lievitata e solitamente farciti con marmellata o crema. Questa versione senza burro utilizza invece lo sciroppo d'acero per dolcificare e il lievito madre per una lievitazione naturale. Il risultato è un dessert leggero e aromatico che delizia il palato con il suo gusto delicato e l'aroma dolce dello sciroppo d’acero. Buonissimo, ma soprattutto sano. 

Cinnamon rolls (Kanelbull) vegan con lievito madre


I cinnamon rolls sono nati in Svezia negli anni venti, diffusi come dolce da colazione nel nord Europa e in America. In Svezia ci sono due versioni, il vaniljbulle (rotolo alla vaniglia) e il kanelbulle (rotolo alla cannella, il procedimento è uguale, cambia la spezia della farcia. In Italia vengono chiamati anche girelle alla cannella. Oggi voglio condividere la mia deliziosa versione vegan con il lievito madre.

Pagnotta di Pasqua romagnola con lievito madre

 

La Pagnotta Pasquale di Rimini è un dolce tradizionale tipico della città. Caratterizzata da una consistenza soffice e un sapore delicato, questa specialità pasquale è spesso arricchita da ingredienti come uvetta e canditi. La sua preparazione artigianale, tramandata attraverso le generazioni, conferisce a questa pagnotta un gusto unico. L'origine della Pagnotta Pasquale di Rimini è radicata nelle antiche tradizioni culinarie della regione Emilia-Romagna, particolarmente durante la festività pasquale. Questo dolce ha una lunga storia legata alle festività religiose e alle celebrazioni della primavera.

La tradizione vuole che la Pagnotta Pasquale sia preparata con ingredienti simbolici, come uova che rappresentano la vita e la rinascita, e il lievito, simbolo di fermentazione e crescita. La ricetta, spesso tramandata di generazione in generazione, varia leggermente da famiglia a famiglia, conferendo un tocco personale a ogni pagnotta. La condivisione della Pagnotta Pasquale durante le festività diventa un momento di unione familiare e comunitaria, sottolineando l'importanza della tradizione e della condivisione nel contesto culturale di Rimini e delle zone circostanti.


Pizza con lievito madre e fiori di zucca



Questa pizza è preparata con una base di lievito madre, che conferisce una consistenza soffice e un sapore unico. La copertura include i fiori di zucca, che aggiungono un tocco delicato e aromatico, mentre le alici apportano un sapore salino e ricco di mare. Il connubio di ingredienti crea un piatto equilibrato e gustoso. Questo condimento in particolare è il più gettonato a casa mia, ma si può variare con tutto quello che più piace, è comunque un successo. Provatela anche con le verdure grigliate. Nella nota trovate la dose per due pizze.

Focaccine alla scarola




Una versione mini della pizza di scarola della tradizione napoletana. Le mono porzioni le trovo più invitanti e più pratiche da servire. Volendo si possono realizzare ancora più piccine per un un antipasto o uno spuntino veloce, ma può essere anche un’idea simpatica per la tavola del buffet.

Brioches col tuppo siciliani con lievito madre (senza burro)




La seconda versione (la mia) delle brioches catanesi col tuppo (qui trovate la prima versione). Questa volta le ho volute provare con il lievito madre e con l'olio al posto del burro… deliziose! Il risultato mi ha talmente soddisfatto che le ho rifatte per ben tre volte. Ottime gustate con la granitasorbetto o gelato come vuole la tradizione catanese oppure con marmellata di arance o limoni. Ultimamente sembra essere diventata la nostra colazione preferita.