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Fettuccine con cozze e zucchine

 

Una ricetta mare e monti, con fettuccine di pasta fresca, ottima anche con spaghetti o linguine. La scelta delle zucchine è dettata dal fatto che in questo periodo ce ne sono in abbondanza e di ottima qualità, e a Roma rigorosamente romanesche, ma vanno bene delle zucchine fresche, chiare e di piccole dimensioni. Ottimo connubio con le cozze, un sapore esaltato dal metodo di cottura risottato, una fusione di sapori.


© Latte di soia fatto in casa




Ultimamente sto consumando spesso il latte di soia, così, facendo delle ricerche in rete su questo prodotto, ho trovato vari siti interessanti per come produrlo in casa, ottenendo così un latte naturale ed economico. Il metodo è molto semplice e a me sembra anche divertente, pertanto ho adattato il procedimento con delle accortezze per migliorarlo. Soddisfatta del risultato continuerò a produrre questa sana bevanda vegetale e oggi sono lieta di condividerla con tutti voi.




Ingredienti
100 g di fagioli di soia gialla bio
1 l di acqua (la mia minerale naturale)
1 baccello di vaniglia (facoltativo)
un pezzettino di alga kombu (facoltativa)


Procedimento
In una ciotola capiente mettete a bagno la soia (lavata) con abbondante acqua fredda, lasciate in frigo (per prevenire la fermentazione) per 24 ore, *cambiate l’acqua per almeno tre volte. Trascorso questo tempo, lavate e sgocciolate bene la soia ammollata. Mettete l’acqua in una pentola di acciaio alta e portate a bollore.

Intanto frulliamo la soia con il frullatore a immersione versando parte dell’acqua calda, quel tanto che serve per ottenere una crema. Versate la soia frullata nella pentola dell’acqua in bollore, aggiungete un pezzettino di alga kombu precedentemente ammollata in acqua fredda e fate cuocere a fuoco medio basso per 15 minuti, mescolate continuamente (per non fare traboccare il latte dalla pentola). Fate intiepidire, intanto preparate una pentola che possa contenere sopra uno scolapasta, adagiatevi sopra un **canavaccio di tela pulito, filtrate il latte strizzando e spremendo bene il canavaccio con dentro la soia ed il vostro latte è pronto.

Una volta filtrato potete migliorare il sapore aromatizzando con una stecca di cannella o un baccello di vaniglia di bourbon (***integro) rimettete sul fuoco e fate bollire per altri 5 minuti (lasciate l'aroma dentro fino al completo raffreddamento), se volete evitare di prolungare la cottura, potete ovviare con qualche goccia di estratto di vaniglia pura. Imbottigliate in bottiglie di vetro (ottime anche le bottiglie della passata di pomodoro). Si conserva in frigo per 4 o 5 giorni. Dolcificate a vostro gusto: con zucchero di canna, fruttosio, miele di acacia, sciroppo d’agave, sciroppo d’acero, malto d’orzo, malto di riso o se gradite il sapore si può dolcificare anche con la stevia. Ottimo anche con l’aggiunta di cacao. Io ho fatto la dose doppia ed ho ottenuto 1,6 l di latte.

Non sono riuscita a trovare l’alga kombu, ma spero di trovarla per la prossima produzione perchè ricca di minerali (utili al nostro organismo) come: ferro, calcio, iodio e magnesio.

La soia rimasta nel canavaccio, si chiama “okara” non dev’essere buttata perchè ricca di sostanze nutritive, viene utilizzata per preparare: hamburger, pane, ripieni e per fare un’infinità di ricette che presto mi cimenterò a sperimentare. Se non viene utilizzata subito, si può congelare in più porzioni e poi scongelare al momento dell’utilizzo.


Note
(*) Durante le 24 ore di ammollo è preferibile cambiare l’acqua alla soia per almeno tre  volte, questo procedimento serve a rendere più delicato il sapore del latte (si alleggerisce il sapore della soia). Non buttate via l’acqua di ammollo, è ottima per annaffiare le vostre piante.

(**) La tela dove verrà filtrato il latte non dovrà avere tracce di detersivo e ammorbidente.

(***) La vaniglia va bollita con il baccello integro, lascerà ugualmente un leggero aroma, rendendo il latte più delicato. Dopo la cottura il baccello va lavato, asciugato e riutilizzato ancora, fino a circa 20 volte.

Con lo stesso metodo si possono fare: il latte di riso, di mandorla, di avena e di farro
Il procedimento per il latte di mandola vedere qui

Aggiornamento: se mettete abbondante acqua, non occorre assolutamente cambiare l'acqua alla soia durante il riposo in frigo... operazione testata e garantita!

Pre avere un latte più gustoso basta aggiungere un pizzico di sale (io metto quello rosa dell'himalaya) e a vostro gusto potete leggermente dolcificare, il sapore migliorerà notevolmente.

FOTO PASSO PASSO






Margarina home-made

Margarina home-made all'olio di riso (dose doppia)

Non potevo credere ai miei occhi quando ho visto con che facilità si ottiene questa margarina... la ricetta è stata sperimentata da Veganblog ma io l’ho vista qui. La margarina in sintesi è un’emulsione di acqua e olio con l’aggiunta di addensanti. Gli addensanti sono molecole che si legano sia con l’acqua (parte idrofila), che con i grassi (parte lipofila). Quando l’ho vista l’ho subito provata, ma con due tipi di oli diversi rispetto all’originale. Quella con l’olio di riso è riuscita subito bene ma rimanevano i granellini della lecitina (nel procedimento vi dico come ovviare questo inconveniente). Quando è stata la volta dell’olio e.v.o la dose non ha funzionato, rimaneva liquida, delusa ho messo il composto in frigo, stavo quasi per arrendermi, ma ho provato a recuperarlo aggiungendo più acqua, incredibile... ha funzionato! Quindi con l’acqua regolatevi secondo la scelta dell’olio. Se non dovesse bastare la dose riportata nella ricetta, aggiungetene fino ad arrivare alla giusta consistenza. Si può usare in tutte le preparazioni dove è presente la margarina o il burro (quando è possibile). La trovo fantastica!


Margarina home-made all'olio e.v.o


Margarina home-made
Ingredienti
Per 100 g di margarina
70 g di olio vegetale (girasole, mais, soia, e.v.o, riso)
20 g di acqua naturale
10 g di lecitina di soia granulare

 

Procedimento
Nel bicchiere del minipimer, mettete l’acqua e la lecitina, mescolate bene fino a farla diventare quasi una pappetta, la ricetta non lo dice, ma questo passaggio è utile per non fare rimanere i granellini di lecitina di soia. Aggiungete l’olio e frullate (con il frullatore ad immersione) fino ad avere una consistenza abbastanza soda. può essere consumata subito o congelata, io l’ho congelata in una vaschetta del ghiaccio per potere prelevare i cubetti che servono man mano che si utilizza.

Aggiornamento:
Ho riprovato a rifare la margarina all'olio e.v.o, ho notato che il composto è venuto meno denso rispetto a quello della foto, quindi ho dedotto che il riposo in frigo prima di essere frullato è stato fondamentale... non so se dipende dalla qualità dell'olio, quindi se non vi dovesse venire abbastanza soda, tenete in considerazione anche questo passaggio.
Continuerò a fare aggiornamenti se necessario... scrivete anche le vostre esperienze a proposito, saranno utili per migliorare il prodotto.

Margarina home-made congelata









Composta di mele al mandarino e uvetta



Ancora un’idea per i regalini di Natale, facciamo ancora in tempo visto la velocità con cui si realizza questa composta di mele speziata e resa speciale dall’aggiunta dell’uvetta e dei mandarini, facile veloce e genuina. Un dono che sarà apprezzato dai nostri cari e non solo... ottima a colazione, nei ripieni dei dolci o semplicemente per colmare attacchi di golosità. Per vestire a festa il barattolo, ho ritagliato degli avanzi di tessuto in forma circolare di un diametro di 14 cm (se usate delle forbici con taglio a zig zag saranno ancora più carini), fermati da un elastico e poi infiocchettati con nastrini di rafia. 




Composta di mele al mandarino e uvetta 
Ingredienti
1 kg di mele
400 g di zucchero di canna
300 g di succo di mandarini
1 limone
100 g di uvetta bio 
cannella a piacere
3 chiodi di garofano interi o in polvere

Procedimento
Lavate e sbucciate le mele, tagliatele a pezzettini e mettetele in una pentola di acciaio con lo zucchero, il succo di limone e di mandarino (privo di semi), la cannella, i chiodi di garofano. Fatele cuocere e quando la frutta prende colore e consistenza date una lieve frullata con il frullatore ad immersione fino ad avere la giusta cremosità, versate l’uvetta precedentemente ammollata, mescolate e verificate la densità mettendo una goccia di composta in un piattino). Invasate ancora bollente in vasetti lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.

Rinnovo gli auguri di un gioioso e sereno Natale a tutti!!!


Marmellata di arance e scorze di agrumi candite e glassate


Per queste due ricette ringrazio tanto la cara Barbara che con la sua esperienza mi ha spiegato il modo più idoneo per poter fare scorze di agrumi candite e marmellata contemporaneamente, sfruttando al massimo i tempi di preparazione. Le scorze di arance di Barbara le trovate qui, mentre la marmellata l’ho preparata a mio gusto e con il metodo della mela ma potete trovare qui la sua versione alla vaniglia pronta per essere regalata. Il risultato finale è stato ottimo e le scorze ricoperte di cioccolato sono una vera delizia. Le vedo adatte da confezionare per i regali di Natale, saranno molto apprezzate dai nostri amici. A questo proposito trovate qui delle belle idee su come impacchettare sfizioserie e altro. Grazie Barbara sei stata gentilissima come sempre.




Scorze di arance candite con glassa di cioccolato
Ingredienti 
arance biologiche o altri agrumi
zucchero semolato
acqua minerale naturale

Per la glassa (facoltativa)
cioccolato fondente 

Procedimento
Lavate bene le arance, fate dei fori nella buccia senza arrivare alla polpa. Mettetele a bagno in un recipiente con dell’acqua fredda per 24 ore, cambiando l’acqua tre/quattro volte in tutto. Asciugate le arance, sbucciatele lasciando la parte bianca e tagliatele a strisce, (conserva la parte arancione di una arancia, servirà per la marmellata, consiglio di sbucciarla con il pelapatate), mettetele in una casseruola ricoperte di acqua fredda, portatele a ebollizione e quando bolle, buttate l’acqua, ripetete questo procedimento per 2 volte. Scolate e pesate la quantità delle bucce, mettete la stessa quantità di zucchero e la stessa quantità di acqua minerale. Ponete il tutto in una casseruola e fate cuocere a fuoco basso controllando spesso che lo zucchero non diventi biondo, continuate la cottura finchè il liquido non è stato assorbito tutto. Scolate le scorze e adagiatele sulla carta forno, passatele nello zucchero semolato e fatele asciugare per almeno 12 ore.

Per la glassa: fate sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, immergete parte della scorza di arance, scolate il cioccolato in eccesso e fate asciugare sopra un vassoio ricoperto di carta forno. 


Per la marmellata di arance
Ingredienti
500 g di polpa di arance biologiche pelate a vivo (5 arance)
200 g di zucchero di canna
1 bicchiere di acqua minerale naturale
1/2 mela sbucciata e grattugiata biologica
un pizzico di cannella
la buccia di 1 arancia (solo la parte arancione)

Procedimento

Tagliate a striscioline la buccia di un’arancia (solo la parte arancione), fatele bollire per 4 minuti, scolatele e tenetele da parte. Versate in una pentola (la mia di acciaio) la polpa di arance privata dalla pellicina, lo zucchero, la mela grattugiata, la cannella e l’acqua, fate cuocere a fuoco basso e tre minuti prima di finire la cottura versate le striscioline di scorza.  Fate la prova versando qualche goccia di confettura in un piattino (meglio se il piattino è freddo di frigorifero). Invasate ancora bollente in vasetti lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.


Nota

Volendo potete mettere la sola buccia di mela, accorcerete ugualmente i tempi come ho spiegato già qui.

Alla prossima...


Marmellata di arance rifatta da Barbara


 

Confettura di more



Il giorno di ferragosto, nella casa di campagna dei nostri amici, ci siamo ritrovati dopo tanti anni con altri amici comuni. Nonostante le abbondanti libagioni, nel pomeriggio inoltrato siamo andati a fare un’escursione nei boschi limitrofi a raccogliere more. Da notare che queste more sono biologiche ed esenti da qualsiasi inquinamento industriale. Con i nostri cestini di vimini mentre ricordavamo i tempi trascorsi, abbiamo raccolto more in abbondanza. Naturalmente ognuna di noi le ha utilizzate per preparare la propria confettura. Io oggi vi propongo la mia.


Confettura di ciliegie



Bicchierino e cucchiaio Atmosfera finger food ...se ti fa piacere votare questa foto la trovi QUI

La settimana scorsa i nostri amici ci hanno invitati a raccogliere le ciliegie del loro enorme albero, ne abbiamo fatto una bella scorpacciata, ma prima che finissero del tutto, ho provare a fare la confettura. L’unica scocciatura è stata snocciolarle ma alla fine ne è valsa la pena. Il risultato è stato più che soddisfacente, con soli 30 minuti di cottura ho realizzato la mia buonissima confettura e, visto il risultato la prossima volta ne farò un pò di più.

Crostatine con frolla all’olio extravergine di oliva



La ricetta di questa frolla è più che collaudata, la faccio da anni con successo, si può usare in tutte le realizzazioni dove è necessaria la pasta frolla. Può sembrare strano ma nonostante usi l’olio evo, il gusto e l’odore dell’olio sono inesistenti. Io metto la cannella per aromatizzarla ma va bene anche la scorza grattugiata degli agrumi non trattati. Per la buona riuscita di questa frolla è necessario impastarla con tutti i liquidi emulsionati con una frusta elettrica e resi cremosi, di solito le dosi sono perfette ma se l’impasto dovesse risultare duro si può aggiungere uno o due cucchiai di rhum o latte. Normalmente con questa dose si possono fare due crostate con stampo di cm 22 o una leccarda rettangolare. Detto questo, vi invito almeno una volta di provarla.




Crostatine con frolla all'olio e.v.o.
Ingredienti
Per 6 crostatine (stampo di 13 cm)
500 g di farina 00
200 g di zucchero
200 ml di olio evo
3 uova bio (a temperatura ambiente)
1 cucchiaino di lievito
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 bicchierino di rum o altro
un pizzico di sale
Marmellata o confettura a piacere
zucchero a velo per decorare (facoltativo)


Procedimento

Frullate le uova con l’olio e il pizzico di sale (questo passaggio è molto importante), deve risultare un composto molto cremoso. Mescolate La farina, lo zucchero, il lievito e la cannella, aggiungete il composto frullato, impastate velocemente e lasciate riposare in frigorifero 30 minuti. 
 
Stendete la frolla sulla carta forno lasciandone una parte per decorare. Sistematela in teglia, punzecchiatela con i rebbi di una forchetta e versate la confettura che più vi piace (io ho usato marmellata di arance e confettura di mirtilli neri). Decorate lavorando sempre su carta forno e infornate a 180°C per 28/30 minuti. Sfornate e una volta fredda spolverate con zucchero a velo.

Nota 
Questa pasta frolla rende il massimo della bontà se gustata dopo qualche ora o addirittura il giorno dopo.

Confettura di mele con zenzero e cannella



La confettura di mele e zenzero è una dolce prelibatezza che combina la freschezza e la dolcezza delle mele con il piccante e aromatico zenzero. Le mele forniscono una base morbida e dolce, mentre lo zenzero aggiunge un tocco vivace e speziato, rendendo questa confettura perfetta per chi cerca un sapore diverso da quelle tradizionali. Questa confettura può essere spalmata su pane tostato, utilizzata in dolci o persino accompagnata con formaggi. L'aggiunta di zenzero non solo conferisce sapore, ma offre anche benefici per la salute, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e digestive. La combinazione di mele e zenzero crea un equilibrio gustoso tra dolce e piccante, rendendo questa confettura un'aggiunta deliziosa alla tavola della colazione o del tè pomeridiano. Come sappiamo, la buccia della mela contiene la pectina quindi io non le ho sbucciate, perché non trattate, in questo modo la confettura si è addensata rapidamente e dopo averla frullata è risultata liscia e cremosa.