Visualizzazione post con etichetta Latte di soia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Latte di soia. Mostra tutti i post

Coppette di crema di soia al doppio cioccolato... senza uova


Un dessert facile facile... che dire di questa crema, sarà che a me piacciono le cose semplici, ma questa mi è piaciuta molto... delicata, golosa e anche sprint visto la velocità con cui si fa. Ottima da gustare in compagnia nei momenti di relax o per finire in dolcezza una cena tra amici.


© Tofu fatto in casa


Non ho mai apprezzato il sapore del tofu, ma questo fatto in casa è tutto un’altra cosa, niente a che vedere con quello industriale, un’esperienza che ripeterò senz’altro. La preparazione è davvero molto facile, ma come prima volta ho pensato di provare con un solo litro di latte di soia di mia produzione (il procedimento del latte lo trovate qui). Il sapore e la consistenza sono simili ad un un formaggio fresco e considerando la dose minima, è stato consumato tutto il secondo giorno, per cui dovrò ancora verificare come sarà il sapore man mano che passano i giorni, credo che lo scoprirò presto con una produzione più abbondante.




Questo video (preso da You Tube) vi fa vedere come realizzarlo, iniziando dalla preparazione del latte di soia.




Ingredienti 
Per circa 170 g di tofu
1l di latte di soia al naturale produzione casalinga (o latte di soia bio non aromatizzato)
4 g di nigari
1/2 bicchiere di acqua tiepida (naturale)
1 telo di lino o cotone (senza tracce di detersivo e ammorbidenti)
un colino o scatola di legno rettangolare con coperchio (forma tipica per il tofu)


Procedimento
Fate il latte di soia seguendo la ricetta home-made. Scaldate il latte a 85° (se non avete il termometro portate il latte in ebollizione), togliete la pellicola del latte che si forma in superficie. Sciogliete il nigari in mezzo bicchiere di acqua tiepida, versatelo nel latte caldo in due tre volte sempre mescolando, noterete subito il latte cagliarsi e quindi la parte solida separarsi dalla parte liquida, togliete dal fuoco, coprite e lasciate riposare per 10 minuti. Mettete il colino sopra una pentola, adagiatevi il telo (non avendo la tipica scatola/stampo di legno rettangolare, ho usato il colino come forma). Con un mestolo forato prendete il caglio e filtratelo versandolo sul telo. Piegati i lembi del telo lasciandoli ben tirati e pressate mettendo un piatto o una tavoletta di legno, appoggiatevi un peso sopra (va bene anche una brocca piena d’acqua), lasciate scolare il liquido in eccesso per circa 35 minuti. Sformate il tofu, mettetelo in una ciotola coperto di acqua fredda e ponete in frigo. Si conserva per una decina di giorni circa, cambiando l’acqua tutti i giorni. Servite il tofu a cubetti con salsa di soia o servite in aggiunta alle varie insalate.


Il latte di soia cagliato
Il caglio del latte di soia filtrato
Buona preparazione!                                                



© Yogurt compatto con latte di soia e non solo (senza yogurtiera)

Preparazione in forno
 
Dopo aver prodotto il latte di soia, è la volta dello yogurt. In questo post vi spiego come farlo senza yogurtiera, in due diverse versioni, in forno e in pentola a pressione, ma con un  risultato finale identico e cioè: uno yogurt sodo e compatto. Io ho usato il latte di soia di mia produzione, ma può andare bene anche quello biologico che si trova in commercio o se preferite anche del latte vaccino. Se seguite bene la procedura rispettando tutto alla lettera, il risultato è garantito.
 

© Latte di soia fatto in casa




Ultimamente sto consumando spesso il latte di soia, così, facendo delle ricerche in rete su questo prodotto, ho trovato vari siti interessanti per come produrlo in casa, ottenendo così un latte naturale ed economico. Il metodo è molto semplice e a me sembra anche divertente, pertanto ho adattato il procedimento con delle accortezze per migliorarlo. Soddisfatta del risultato continuerò a produrre questa sana bevanda vegetale e oggi sono lieta di condividerla con tutti voi.




Ingredienti
100 g di fagioli di soia gialla bio
1 l di acqua (la mia minerale naturale)
1 baccello di vaniglia (facoltativo)
un pezzettino di alga kombu (facoltativa)


Procedimento
In una ciotola capiente mettete a bagno la soia (lavata) con abbondante acqua fredda, lasciate in frigo (per prevenire la fermentazione) per 24 ore, *cambiate l’acqua per almeno tre volte. Trascorso questo tempo, lavate e sgocciolate bene la soia ammollata. Mettete l’acqua in una pentola di acciaio alta e portate a bollore.

Intanto frulliamo la soia con il frullatore a immersione versando parte dell’acqua calda, quel tanto che serve per ottenere una crema. Versate la soia frullata nella pentola dell’acqua in bollore, aggiungete un pezzettino di alga kombu precedentemente ammollata in acqua fredda e fate cuocere a fuoco medio basso per 15 minuti, mescolate continuamente (per non fare traboccare il latte dalla pentola). Fate intiepidire, intanto preparate una pentola che possa contenere sopra uno scolapasta, adagiatevi sopra un **canavaccio di tela pulito, filtrate il latte strizzando e spremendo bene il canavaccio con dentro la soia ed il vostro latte è pronto.

Una volta filtrato potete migliorare il sapore aromatizzando con una stecca di cannella o un baccello di vaniglia di bourbon (***integro) rimettete sul fuoco e fate bollire per altri 5 minuti (lasciate l'aroma dentro fino al completo raffreddamento), se volete evitare di prolungare la cottura, potete ovviare con qualche goccia di estratto di vaniglia pura. Imbottigliate in bottiglie di vetro (ottime anche le bottiglie della passata di pomodoro). Si conserva in frigo per 4 o 5 giorni. Dolcificate a vostro gusto: con zucchero di canna, fruttosio, miele di acacia, sciroppo d’agave, sciroppo d’acero, malto d’orzo, malto di riso o se gradite il sapore si può dolcificare anche con la stevia. Ottimo anche con l’aggiunta di cacao. Io ho fatto la dose doppia ed ho ottenuto 1,6 l di latte.

Non sono riuscita a trovare l’alga kombu, ma spero di trovarla per la prossima produzione perchè ricca di minerali (utili al nostro organismo) come: ferro, calcio, iodio e magnesio.

La soia rimasta nel canavaccio, si chiama “okara” non dev’essere buttata perchè ricca di sostanze nutritive, viene utilizzata per preparare: hamburger, pane, ripieni e per fare un’infinità di ricette che presto mi cimenterò a sperimentare. Se non viene utilizzata subito, si può congelare in più porzioni e poi scongelare al momento dell’utilizzo.


Note
(*) Durante le 24 ore di ammollo è preferibile cambiare l’acqua alla soia per almeno tre  volte, questo procedimento serve a rendere più delicato il sapore del latte (si alleggerisce il sapore della soia). Non buttate via l’acqua di ammollo, è ottima per annaffiare le vostre piante.

(**) La tela dove verrà filtrato il latte non dovrà avere tracce di detersivo e ammorbidente.

(***) La vaniglia va bollita con il baccello integro, lascerà ugualmente un leggero aroma, rendendo il latte più delicato. Dopo la cottura il baccello va lavato, asciugato e riutilizzato ancora, fino a circa 20 volte.

Con lo stesso metodo si possono fare: il latte di riso, di mandorla, di avena e di farro
Il procedimento per il latte di mandola vedere qui

Aggiornamento: se mettete abbondante acqua, non occorre assolutamente cambiare l'acqua alla soia durante il riposo in frigo... operazione testata e garantita!

Pre avere un latte più gustoso basta aggiungere un pizzico di sale (io metto quello rosa dell'himalaya) e a vostro gusto potete leggermente dolcificare, il sapore migliorerà notevolmente.

FOTO PASSO PASSO