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© Torta di carote viola e mandorle



Questa deliziosa torta alle carote viola, è stata realizzata con l’okara, la polpa di mandorle rimasta dalla preparazione del latte di mandorle. Ottimo riciclo sia per preparazioni dolci che salate, lo consiglio anche come aggiunta nei pesti vari.  L’abbinamento dei due ingredienti ha contribuito a fare di questa torta un dolce speciale, tra l’altro questo bel colore viola intenso, la rende molto particolare.  Ho trovato un articolo interessante su queste gustose e coloratissime carote, vi invito a leggerlo, ci sono delle notizie utili per quanto riguarda gli effetti benefici di quest’ortaggio.






Per uno stampo di 22 cm
Ingredienti
195 g di carote viola (vanno bene anche le altre)
210 g okara di mandorle (o farina di mandorle)
160 g di zucchero di canna bio
100 ml di olio di riso
50 g di amido di mais (o fecola di patate)
50 g di farina di kamut
4 uova bio
1 cucchiaio di cointreau
qualche goccia di estratto di mandorla
una punta di cucchiaino di cannella
10 g di lievito per dolci
un pizzico di sale


Procedimento

Tagliare le due estremità e pelate le carote, grattugiatele finemente e mettetere da parte. Lavorare lo zucchero con un uovo alla volta fino a rendere il composto spumoso. Aggiungere l’olio, il cointreau, la cannella, l’estratto di mandorle e il pizzico di sale.

Versare l’okara di mandorle amalgamando bene senza lasciare grumi, aggiungere le farine e lievito setacciati, amalgamare all’impasto le carote mescolando delicatamente. Infornare a 180°C per 35/40 minuti circa con prova stecchino.


Nota

volendo potete sostituire l'okara con la farina di mandorle o con farina e mandorle al 50%.

Io l'ho voluta fare di proposito con effeto melange, ma se volete una torta tutta viola, basta amalgamare le carote subito dopo aver montato a spuma le uova.

Okara di mandorle





  




© Latte di mandorla fatto in casa


Dopo aver fatto scorta di mandorle di Avola (come ho raccontato qui), la voglia di fare il latte di mandorla è aumentata sempre di più. L’idea era di fare la granita di mandorle, ma per fare una buona “minnulata” bisogna partire da mandorle pregiate. Le mandorle vanno spellate rigorosamente a freddo. A parte le ore di riposo, il procedimento è semplice e il risultato finale è straordinario, oltretutto fare le cose home-made è tutta un’altra cosa... diciamo pure che le mie brioches col tuppo non potevano aspettare. Intanto vi lascio questa ricetta e nel prossimo post ci sarà anche la granita di mandorle... nel frattempo io me la sono gustata... mamma mia che buonaaaaa!

Per la preparazione della granita:  Granita di mandole siciliana

Mandorle di Avola germinate (dopo 24h di ammollo)



Ingredienti
250 g di mandorle di Avola (con la pellicina e non tostate (*)
650 di acqua minerale naturale
2 mandorle amare o qualche goccia di olio di mandorle amare
qualche goccia di estratto di mandorle
un pizzico di sale integrale
zucchero q. b. (dipende dai vostri gusti)


Procedimento
Lavate le mandorle e mettetele a bagno in acqua fredda per almeno 5 ore (questa operazione serve per togliere la pellicina a freddo, in tal modo la mandorla conserva tutto il sapore e le proprietà nutrizionali).

Togliete la pellicina alle mandorle e dopo averle spellate, lavatele e lasciatele in frigo tutta la notte (meglio per 24h, le mandorle devono germinare) coperti di acqua fredda. Trascorso questo tempo mettete le mandorle (sgocciolate) nel frullatore con un pizzico di sale, aggiungete l’acqua prevista in tre volte continuando a frullare e aumentando la velocità fino ad avere un latte fluido. Lasciate riposare per tre ore attivando di tanto in tanto il frullatore (risulta più comodo mescolarlo).

Passate il latte mettendo una tela (di lino o di cotone) sopra il colino. Strizzate bene il telo con dentro le mandorle premendo con forza, otterrete così un delizioso latte di mandorla naturale e puro. Usatelo come bibita o per preparare dei dolci, ottimo per una sana colazione. Dolcificate a vostro gusto e conservate in frigo per qualche giorno (agitate bene prima dell'uso). Se invece volete fare la vera granita siciliana aspettate il mio prossimo post.

Note
(*) Non usate le mandorle già spellate perchè questa procedura va fatta con le mandorle integre a freddo.

La polpa delle mandorle (okara) si può riciclare in varie preparazioni nei prossimi post vi farò vedere come l’ho utilizzata.

Okara di mandorle



Buona preparazione!