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Linzer Torte


La Linzer Torte è una torta originaria dell’Austria, particolarmente associata alla città di Linz. Si dice che sia la torta più antica del mondo, con radici che risalgono al 1653. La sua base di pasta frolla è ricca di nocciole tritate (o mandorle) e viene spesso spalmata con confettura di ribes o lamponi creando un caratteristico motivo di fitta griglia sulla superficie e di un ornamento di fette di mandorle sul bordo. Una torta/crostata apprezzata per la sua texture rustica e il contrasto di sapori tra la dolcezza della pasta e l’acidità dei frutti rossi. La Linzer Torte è diventata popolare in molte regioni europee e continua a essere onorata per il suo sapore ricco e la sua storia tradizionale. Come accade in tutte le ricette antiche, ogni famiglia custodisce la propria che si tramanda da generazioni in generazioni. La mia Linzer torte è realizzata con la frolla all’olio, ma se preferite con lo stesso procedimento potete realizzare la versione con frolla al burro, dipende da esigenze e gusti.


Coppette di cheesecake ai mirtilli (senza zucchero)



Dopo la cheesecake alla marmellata di arancia, un’altra leggera monoporzione alla confettura di mirtilli, senza zucchero perchè dolcificata con concentrato di mela. In questa versione cambiano leggermente le dose di alcuni ingredienti, ma come la precedente si prepara velocemente e si gusta in qualsiasi momento della giornata. Ideale come dessert o per una pausa sfiziosa e raffinata.

Crostata con frolla all’olio (seconda versione)



Come si fa a non amare le crostate, oltretutto la versione all’olio mi permette di mangiarla più spesso e senza tanti sensi di colpa, in fondo grassi e zuccheri, di questa nuova proposta, per di più buonissima, sono veramente moderati, quindi viva la crostata con tutte le farcie che si preferiscono. Qui vi lascio la ricetta della mia prima versione con le uova frullate; a voi la scelta.


Ciambellone bicolore con zucca e cioccolato



Un dolce realizzato con la composta di zucca home-made, l’ultimo barattolo rimasto in dispensa, non potevo trovare utilizzo migliore. Un classico ciambellone bicolore senza burro ne lattosio e con una più accattivante nota di colore e sapore… Delizioso!

Crostata di ricotta e visciole


Un dolce tipico della tradizione ebraica romana. Il contrasto della ricotta con l’asprigno delle visciole è la speciale nota di questa deliziosa crostata. Poichè la ricetta originale è segreta, ognuno ha la propria, quindi, in questa preparazione vi lascio la base con la frolla classica, io però ho usato la mia (sana e preziosa) frolla all'olio... a voi la scelta! Utilizzare delle visciole appena colte dall’albero sarebbe il massimo della goduria, ma anche un’ottima composta sono sicura che non deluderà.


© Marmellata di kumquat (mandarini cinesi o fortunella)




I miei due alberelli di mandarini cinesi, quest’anno grondano di frutti, da qui l’idea di fare la marmellata... favolosa! L’aggiunta della mela serve per abbreviare i tempi di cottura e in questo caso, anche a smorzare l’asprezza di questi deliziosi frutti, altrimenti potete utilizzare solo la buccia a grandi pezzi (sarà più facile eliminarla) addenserà ugualmente in brevissimo tempo.





Ingredienti
1 kg di kumquat
400 g di zucchero di canna
1 mela non trattata
1 bicchiere di acqua
acqua per la bollitura dei kumquat


Procedimento
Dopo aver lavato i kumquat, fate 2-3 fori con uno spiedino per ogni frutto. Portate a bollore una pentola di acqua, versate i kumquat e fateli bollire per 15 minuti. Scolateli, buttate l’acqua di cottura, rimettete l’acqua a bollire e cuocete per la seconda volta i kumquat per altri 15 minuti. 

Scolate i frutti, fateli raffreddare, tagliateli a metà e eliminate tutti i semi. Tagliati i kumquat a pezzettini, lavate e sbucciate la mela (lasciando da parte alcuni pezzi di buccia), tagliatela a pezzettini piccoli, altrimenti grattugiatela. Mettete tutto in una pentola di acciaio, aggiungete lo zucchero, l’acqua e la buccia di mela. 

Fate cuocere a fuoco dolce (la mela e la buccia hanno un elevato contenuto di pectina naturale, si addenserà rapidamente velocizzando i tempi di cottura). Controllate la consistenza facendo cadere qualche goccia di marmellata in un piattino freddo.  Quando avrete raggiunto la giusta consistenza, eliminate la buccia di mela e prima di toglierla dal fuoco, frullate ad immersione. Invasate ancora bollente in barattoli di vetro lavati e sterilizzati, capovolgeteli fino al completo raffreddamento.

Se invece volete sterilizzare in pentola: mettete un canovaccio sul fondo della pentola, appoggiatevi sopra i barattoli, copriteli  completamente con acqua fredda. Fate bollire per 40 minuti (dall’inizio del bollore) e lasciateli raffreddare in acqua. Una volta raffreddati assicuratevi che le capsule dei barattoli si siano abbassate.

Buona preparazione!



© Confettura di mele cotogne



La mela cotogna si presta molto in questa preparazione per l’elevato contenuto di pectina, un addensante naturale, utile per accorciare i tempi di cottura. E’ un frutto molto duro e quindi necessita di una precottura. Si adopera per preparazioni dolci, mostarde, gelatine, ma anche per insaporire piatti a base di carne. Questa confettura è perfetta per essere spalmata su pane, fette biscottate o usata come ripieno per dolci. Inoltre, il suo sapore unico e la sua texture rendono la confettura di mele cotogne un'aggiunta popolare a formaggi e piatti salati. Che dire, è una delle mie confetture preferite, la trovo squisita. Questi barattoli vestiti a festa, facevano parte delle delizie regalate a Natale, un dono assai gradito.

© Crostata di mele con frolla all’olio e.v.o.... versione leggera



La ricetta di questa frolla è la variante più leggera, della mia ormai testata frolla all’olio. In questa versione ho diminuito le quantità di olio e zucchero (tra l’altro di canna, mai usato nella frolla), ed ho aumentato leggermente il liquore. Consistenza, friabilità e bontà sono rimaste inalterate. Ottima in questa e altre preparazioni. L’esperimento ha avuto un successone, d’ora in poi questa sarà la mia nuova frolla, sana e quasi light.





Ingredienti
Per la frolla
500 g di farina 00 bio
160 g di zucchero di canna grezzo bio* (o zucchero semolato)
1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
160 ml di olio e.v.o. delicato (o metà e.v.o. e metà di riso)
1 bicchierino di marsala**(o altro di vostro gusto 20- 30 ml)
3 uova bio (a temperatura ambiente)
una punta di cucchiaino di cannella (o vaniglia bourbon in polvere o estratto)
un pizzico di sale

Procedimento

Frullate le uova con l’olio e il pizzico di sale, deve risultare un composto molto cremoso. Mescolate La farina e il lievito setacciati, lo zucchero e la cannella, aggiungete il composto frullato e il liquore, impastate velocemente (io l’ho fatta riposare in frigo dopo averla stesa in teglia). Stendete la frolla sulla carta forno, adagiatela in teglia, punzecchiatela con i rebbi di una forchetta e lasciatela riposare in frigo. Nel frattempo Lavate, sbucciate e affettate le mele, spruzzate il succo di limone per evitare che anneriscano. Riprendete lo stampo con la frolla, versate la composta di mele e decorate con le fettine di mele. Spolverate lievemente la superficie con lo zucchero. Infornate a 180°C per 30 minuti.

Per la farcia
Ingredienti
250/300 g di composta di mele
3 o 4 mele per decorare
il succo di un limone
zucchero di canna grezzo bio per spolverare la superficie

Per la composta di mele
Ingredienti
500 g di mele renette (biologiche)
175 g di zucchero di canna bio
una punta di cucchiaino di cannella
1 limone

Per la composta di mele: lavate accuratamente le mele, sbucciatele e tagliatele a tocchetti (lasciatevi la buccia di una mela). Mettete in una pentola di acciaio, le mele, il succo di limone passato al colino, la buccia della mela, lo zucchero e la cannella. Fatele cuocere per circa 30/40 minuti, eliminate la buccia e frullate con il frullatore a immersione fino a rendere il tutto cremoso, verificate la densità in un piattino posto precedentemente in freezer. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.


Note
* Lo zucchero di canna deve avere una consistenza sottile (la stessa dello zucchero semolato), altrimenti la preparazione della frolla diventa ingestibile.

Se volete dimezzare la dose, pesate il secondo uovo, sbattetelo e usatene la metà.

Con questa dose ho realizzato due crostate con stampi di: 36x12 cm e 26 cm Ø

** La dose del liquore è indicativa, dipende da quando assorbe la vostra farina e a vostro gusto può essere sostituito da acqua fredda.



Buona preparazione!


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© Composta di zucca e pere



Quest’anno le zucche a me sembrano più buone... sarà vero o forse sono io che ho imparato ad apprezzarle...? Intanto che rifletto su questa cosa, vi mostro quella che ho usato per la preparazione di questa composta, buonissima ed anche di un bel colore arancio intenso, è la stessa che ho usato per i muffins. Essendo anche abbastanza dolce la dose dello zucchero che ho messo è moderata. Non considerando il tempo della macerazione in frigo, la ricetta è semplice e con una cottura veloce. Ottima per la preparazione di dolci vari, ma anche per accompagnare formaggi stagionati. Vi consiglio di prepararne qualche barattolo in più da mettere nei cesti natalizi per regalarle alle persone a noi care.





Ingredienti
1 kg di zucca al netto
1 pera Abate
300 g di zucchero di canna bio
una stecca di cannella
1 arancia bio
2 cucchiai di cointreau    
  

Procedimento
Pulite la zucca dalla buccia, semi e filamenti, tagliatela a dadini e mettetela in una pentola di acciaio a fondo spesso, mescolatela con lo zucchero, coprite e lasciate macerare in frigo per tutta la notte (io l’ho lasciata 15 ore circa). Riprendete la pentola con la zucca, aggiungete la pera sbucciata e tagliata a tocchetti, il succo e la scorza dell’arancia non trattata e la stecca di cannella. Fate cuocere mescolando spesso per 40/45 minuti circa. Eliminate la cannella, aggiungete il liquore e qualche minuto prima di togliere dal fuoco frullate a immersione. Invasate ancora bollente in vasetti già lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.


Note
Volendo la pera può essere sostituita dalla mela, se invece sostituite l’arancia con il limone, verificate la quantità di zucchero, forse andrà leggermente aumentato.

Con questa dose io ho ottenuto 2 barattoli da 250 g.



Delizie da regalare

Buona preparazione!

Confettura di prugne senza zucchero (con la stevia)


Finalmente ho trovato il modo per utilizzare la stevia che giaceva in dispensa. L’ho provata varie volte, ma non sempre il gusto mi ha convinto, mentre in questa preparazione la trovo perfetta, nessun retrogusto e il sapore della frutta rimane naturale e gustosa. In questo modo, si può avere una confettura con il solo zucchero che contiene la frutta, quindi con pochissime calorie, inoltre è utile a tutte quelle persone che per vari motivi devono evitare lo zucchero. Vi consiglio di dosare questo dolcificante secondo il tipo di stevia che trovate in commercio, secondo la scelta della frutta e in base ai vostri gusti. Si conserva in un luogo asciutto per circa 3 mesi, chiusa ermeticamente, una volta aperta conservate in frigo per non più di 3 giorni. Gustiamocela con la frutta che più ci piace e senza sensi di colpa.




Ingredienti
1 kg di prugne/susine rosse mature o di altra varietà
1 mela non trattata
la scorza di una mela
stevia in polvere q.b
1 cucchiaino di succo di limone (non troppo aspro)
80 ml di acqua naturale
una punta di cucchiaino di cannella o di estratto di vaniglia pura


Procedimento
Lavate e snocciolate le prugne, tagliatele a pezzettini. Lavate, sbucciate e tagliate a pezzettini la mela, tenete da parte la buccia. In una pentola di acciaio a fondo spesso, mettete la frutta, la buccia della mela, il succo di limone, l’acqua, la stevia e la cannella o l’estratto di vaniglia. Lasciate cuocere a fuoco moderato mescolando spesso, continuate fino ad avere la giusta densità, se non vi piace sentire i pezzettini di frutta, frullate ancora calda con il frullatore a immersione (io l’ho fatto). Controllate la densità facendo cadere un cucchiaino di confettura in un piattino freddo di frigorifero, se non scivola via, è pronta. Eliminate la scorza di mela e invasate ancora bollente, in vasetti ben lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.

Nota
La buccia della mela avendo un alto contenuto di pectina permette alla confettura di avere maggiore densità in minor tempo.



Composta di mele al mandarino e uvetta



Ancora un’idea per i regalini di Natale, facciamo ancora in tempo visto la velocità con cui si realizza questa composta di mele speziata e resa speciale dall’aggiunta dell’uvetta e dei mandarini, facile veloce e genuina. Un dono che sarà apprezzato dai nostri cari e non solo... ottima a colazione, nei ripieni dei dolci o semplicemente per colmare attacchi di golosità. Per vestire a festa il barattolo, ho ritagliato degli avanzi di tessuto in forma circolare di un diametro di 14 cm (se usate delle forbici con taglio a zig zag saranno ancora più carini), fermati da un elastico e poi infiocchettati con nastrini di rafia. 




Composta di mele al mandarino e uvetta 
Ingredienti
1 kg di mele
400 g di zucchero di canna
300 g di succo di mandarini
1 limone
100 g di uvetta bio 
cannella a piacere
3 chiodi di garofano interi o in polvere

Procedimento
Lavate e sbucciate le mele, tagliatele a pezzettini e mettetele in una pentola di acciaio con lo zucchero, il succo di limone e di mandarino (privo di semi), la cannella, i chiodi di garofano. Fatele cuocere e quando la frutta prende colore e consistenza date una lieve frullata con il frullatore ad immersione fino ad avere la giusta cremosità, versate l’uvetta precedentemente ammollata, mescolate e verificate la densità mettendo una goccia di composta in un piattino). Invasate ancora bollente in vasetti lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.

Rinnovo gli auguri di un gioioso e sereno Natale a tutti!!!


Crostata di frolla al farro e all’olio extravergine di oliva senza uova ne latticini



Dopo le fettine del faraone, continuando a sfogliare il libro “Golosi di salute” di Luca Montersino, vengo attratta da questa crostata leggera ed essendo una fautrice dell’olio extravergine di oliva non potevo non apprezzarla. Ho messo la farina di farro integrale al posto della farina di farro bianca (che purtroppo non sono riuscita a trovare) e l’ho deliziata farcendola con la mia confettura di mele. Ho mantenuto la sua forma quadrata ed ho usato gli stampi a forma di stelle, mi sembravano più adatte al clima natalizio. L’unico consiglio che vi posso dare è di usare la farina citata nella ricetta se non amate molto il gusto rustico, avrà sicuramente un gusto più delicato.

Marmellata di arance e scorze di agrumi candite e glassate


Per queste due ricette ringrazio tanto la cara Barbara che con la sua esperienza mi ha spiegato il modo più idoneo per poter fare scorze di agrumi candite e marmellata contemporaneamente, sfruttando al massimo i tempi di preparazione. Le scorze di arance di Barbara le trovate qui, mentre la marmellata l’ho preparata a mio gusto e con il metodo della mela ma potete trovare qui la sua versione alla vaniglia pronta per essere regalata. Il risultato finale è stato ottimo e le scorze ricoperte di cioccolato sono una vera delizia. Le vedo adatte da confezionare per i regali di Natale, saranno molto apprezzate dai nostri amici. A questo proposito trovate qui delle belle idee su come impacchettare sfizioserie e altro. Grazie Barbara sei stata gentilissima come sempre.




Scorze di arance candite con glassa di cioccolato
Ingredienti 
arance biologiche o altri agrumi
zucchero semolato
acqua minerale naturale

Per la glassa (facoltativa)
cioccolato fondente 

Procedimento
Lavate bene le arance, fate dei fori nella buccia senza arrivare alla polpa. Mettetele a bagno in un recipiente con dell’acqua fredda per 24 ore, cambiando l’acqua tre/quattro volte in tutto. Asciugate le arance, sbucciatele lasciando la parte bianca e tagliatele a strisce, (conserva la parte arancione di una arancia, servirà per la marmellata, consiglio di sbucciarla con il pelapatate), mettetele in una casseruola ricoperte di acqua fredda, portatele a ebollizione e quando bolle, buttate l’acqua, ripetete questo procedimento per 2 volte. Scolate e pesate la quantità delle bucce, mettete la stessa quantità di zucchero e la stessa quantità di acqua minerale. Ponete il tutto in una casseruola e fate cuocere a fuoco basso controllando spesso che lo zucchero non diventi biondo, continuate la cottura finchè il liquido non è stato assorbito tutto. Scolate le scorze e adagiatele sulla carta forno, passatele nello zucchero semolato e fatele asciugare per almeno 12 ore.

Per la glassa: fate sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, immergete parte della scorza di arance, scolate il cioccolato in eccesso e fate asciugare sopra un vassoio ricoperto di carta forno. 


Per la marmellata di arance
Ingredienti
500 g di polpa di arance biologiche pelate a vivo (5 arance)
200 g di zucchero di canna
1 bicchiere di acqua minerale naturale
1/2 mela sbucciata e grattugiata biologica
un pizzico di cannella
la buccia di 1 arancia (solo la parte arancione)

Procedimento

Tagliate a striscioline la buccia di un’arancia (solo la parte arancione), fatele bollire per 4 minuti, scolatele e tenetele da parte. Versate in una pentola (la mia di acciaio) la polpa di arance privata dalla pellicina, lo zucchero, la mela grattugiata, la cannella e l’acqua, fate cuocere a fuoco basso e tre minuti prima di finire la cottura versate le striscioline di scorza.  Fate la prova versando qualche goccia di confettura in un piattino (meglio se il piattino è freddo di frigorifero). Invasate ancora bollente in vasetti lavati e sterilizzati. Chiudete ermeticamente e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento.


Nota

Volendo potete mettere la sola buccia di mela, accorcerete ugualmente i tempi come ho spiegato già qui.

Alla prossima...


Marmellata di arance rifatta da Barbara


 

Plum Cake gluten-free con farina di castagne e confettura



La Plum Cake senza glutine con farina di castagne e confettura è un delizioso dolce privo di glutine, preparato con farina di castagne che conferisce un sapore ricco e nutriente. La consistenza soffice e umida si sposa armoniosamente con la dolcezza della confettura, creando un'esperienza gustativa unica. Perfetta per chi segue una dieta senza glutine o desidera esplorare sapori autentici e alternativi. Servila a fette, magari accompagnata da una spolverata di zucchero a velo per una presentazione accattivante. In questa ricetta ho utilizzando una dose moderata di zucchero di canna e il risultato è stato a dir poco eccezionale. Vi consiglio di provarlo con questo gusto o con altri a vostro piacere. Penso siano più adatte delle marmellate o confetture di colore chiaro, visto il colore scuro che ha questa farina (ma solo per un fattore estetico.

Confettura di more



Il giorno di ferragosto, nella casa di campagna dei nostri amici, ci siamo ritrovati dopo tanti anni con altri amici comuni. Nonostante le abbondanti libagioni, nel pomeriggio inoltrato siamo andati a fare un’escursione nei boschi limitrofi a raccogliere more. Da notare che queste more sono biologiche ed esenti da qualsiasi inquinamento industriale. Con i nostri cestini di vimini mentre ricordavamo i tempi trascorsi, abbiamo raccolto more in abbondanza. Naturalmente ognuna di noi le ha utilizzate per preparare la propria confettura. Io oggi vi propongo la mia.


Confettura di ciliegie



Bicchierino e cucchiaio Atmosfera finger food ...se ti fa piacere votare questa foto la trovi QUI

La settimana scorsa i nostri amici ci hanno invitati a raccogliere le ciliegie del loro enorme albero, ne abbiamo fatto una bella scorpacciata, ma prima che finissero del tutto, ho provare a fare la confettura. L’unica scocciatura è stata snocciolarle ma alla fine ne è valsa la pena. Il risultato è stato più che soddisfacente, con soli 30 minuti di cottura ho realizzato la mia buonissima confettura e, visto il risultato la prossima volta ne farò un pò di più.